Ven 22 Nov 2024
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Cultura & SpettacoloTeatro della Toscana, la compagnia 'Silvio D'Amico' al Saloncino 'Paolo Poli'

Teatro della Toscana, la compagnia ‘Silvio D’Amico’ al Saloncino ‘Paolo Poli’

Il Saloncino ‘Paolo Poli’, ospiterà tre spettacoli della Compagnia ‘Silvio D’Amico’: Notturno di donna con ospiti,l’ 11 e il 12 gennaio; Un ricordo d’inverno, il 19 e il 20 gennaio; Hamletmachine, 23-25 gennaio. Al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci il 12 e 13 gennaio va in scena le Costellazioni.

Una compagnia che non sia solo un ponte tra la formazione e la professione, ma anche un laboratorio per pensare e creare il teatro del futuro, uno spazio dove sperimentare e sviluppare l’energia creatrice delle nuove leve. Nata con il sostegno di Mibact e SIAE, la nuova Compagnia dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica ‘Silvio D’Amico’ intende permettere ai giovani artisti di arrivare a proporre le proprie opere al più vasto pubblico, in palcoscenici di rilevanza nazionale.

Il Saloncino ‘Paolo Poli’ del Teatro della Pergola accoglie Notturno di donna con ospiti, 11-12 gennaio ore 17:45; Un ricordo d’inverno, 19 gennaio ore 17:45, 20 gennaio ore 18:15; Hamletmachine, 23-25 gennaio ore 20:45.

Notturno di donna con ospiti è uno studio sulla versione del 1982, di Annibale Ruccello, del regista Mario Scandale, con Arturo Cirillo nel ruolo della protagonista. Una lunga, folle nottata: questo serve e questo basta ad Adriana, madre incinta, sola e oppressa, per decidere di fuggire dalla prigione della sua esistenza, quando una sera, strane presenze, si introducono in casa sua. Improvvisamente riaffiorano senza una logica i fantasmi del passato, le proiezioni del suo inconscio, i sogni e i desideri repressi.

Con una scrittura leggera quanto amara, fra dramma, la commedia e thriller, lo spettacolo dal ritmo rappresenta a pieno il drammaturgo napoletano scomparso a soli trent’anni nell’86, dopo aver scritto una delle pagine più belle del teatro contemporaneo.

“L’operazione – spiega Mario Scandale – chiaramente meta teatrale, con l’invenzione di un prologo e di un epilogo, in cui l’Uomo, o meglio l’attore, si trasforma senza travestirsi in Adriana e piomba in un sonno che può anche avere le caratteristiche della morte, ha permesso uno studio delle strutture drammaturgiche ruccelliane e del linguaggio, un napoletano inventato e declinato in diverse variazioni tonali e stilistiche, non solo mimetiche e realistiche”.

Accanto ad Arturo Cirillo ci sono Massimiliano Aceti, Simone Borrelli, Giulia Gallone, Luca Tanganelli, Giulia Trippetta, Giovanni Ludeno (Voce Padre), Antonella Romano (Voce Madre). Scene di Dario Gessati, costumi di Gianluca Falaschi, luci di Pasquale Mari.

Le situazioni meno verosimili mostrano una straordinaria capacità di attrattiva. Scritto e diretto da Lorenzo Collalti, già Premio SIAE nel 2014 e nel 2015, Un ricordo d’inverno ha vinto il bando “Nuove Opere” – SIAE SILLUMINA e vuole raggiungere ogni tipo di spettatore con una drammaturgia che costruisce innumerevoli legami con il reale provocando sensazioni, sentimenti e riflessioni condivise e condivisibili.

“È il viaggio di un artista – afferma Lorenzo Collalti – all’interno di un mondo nuovo: un itinerario alla ricerca dell’ispirazione, costellato da incontri inattesi e diversamente illuminanti”.

Con Grazia Capraro, Luca Carbone, Stefano Guerrieri, Agnieszka Jania, Michele Ragno, Pavel Zelinskiy. Scene di Dario Gessati, costumi di Gianluca Falaschi, musiche di Laurence Mazzoni, luci di Sergio Ciattaglia.

Dopo 31 anni torna Hamletmachine, di Heiner Müller, nella visione di Bob Wilson. Müller e Wilson condividono un misticismo pieno di immagini apocalittiche, distante tanto dalle convenzioni del teatro commerciale americano, tanto dalla pietà del socialismo realista.

Una meditazione su Amleto e miriadi di altri argomenti, da altre opere di Shakespeare fino all’insurrezione ungherese del 1956, fino a un tipo di vendetta femminista sulla mascolinità incerta, che non racconta una storia e non sviluppa personaggi nel senso tradizionale.  L’opera non si manifesta unicamente visivamente, ma piuttosto acusticamente, con un’estrema chiarezza e plasticità.

Con Liliana Bottone, Grazia Capraro, Irene Ciani, Gabriele Cicirello, Renato Civello, Francesco Cotroneo, Angelo Galdi, Alice Generali, Adalgisa Manfrida, Paolo Marconi, Eugenio Mastrandrea, Michele Ragno, Camilla Tagliaferri, Luca Vassos, Barbara Venturato. Ideazione, regia, scene e luci di Robert Wilson, costumi di Micol Notarianni dai disegni originali di William Ivey Long, make up di Manu Halligan.

Una teoria della fisica quantistica sostiene che esiste un numero infinito di universi: tutto quello che può accadere, accade da qualche altra parte e per ogni scelta che si prende, ci sono mille altri mondi in cui si è scelto in un modo differente. Il talentuoso drammaturgo inglese Nick Payne prende questa teoria e la applica a un rapporto di coppia in Costellazioni, al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci il 12 e 13 gennaio ore 21, con in scena Aurora Peres e Jacopo Venturiero diretti da Silvio Peroni.

Nello spettacolo si analizzano i momenti cruciali della relazione di Orlando e Marianna: dalla conoscenza, alla seduzione, al matrimonio, al tradimento, alla malattia, alla morte. Payne mostra ripetutamente, le possibilità e i diversi modi in cui i loro incontri sarebbero potuti andare a causa di fattori che vanno dalle relazioni precedenti alle parole e al tono di voce impiegati. Marianna e Orlando si incontrano, sono fidanzati, non sono fidanzati, fanno sesso, non fanno sesso, si perdono, si ritrovano, si separano e si incontrano di nuovo

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