Anche Arci Firenze si schiera a fianco del Teatro di Rifredi, con un appello “per chiedere con fermezza che finalmente si sblocchi una situazione insensata”, come si legge una nota, dove viene espressa anche preoccupazione per il futuro del circolo Sms.
“Il teatro di Rifredi racchiude in sĂ© tanti concetti che negli ultimi anni ci stiamo ripetendo quando pensiamo a quale modello di cittĂ vogliamo: periferia, prossimitĂ , cultura, accessibilitĂ . Tutti concetti che in quarant’anni il teatro di Rifredi ha fatto naturalmente suoi creando le condizioni per fare cultura di qualitĂ attenta e vicina ai temi della vita”. L’Arci sottolinea come la situazione di stallo stia inoltre coinvolgendo la Sms di Rifredi, proprietaria del teatro, “che da molti mesi si è vista disattendere gli obblighi contrattuali con la Fondazione Teatro Nazionale. Un luogo di ritrovo importante per Rifredi e per la cittĂ , a sua volta luogo di cultura, di formazione, di socialitĂ , di mutualismo per i soci e le socie e per tutto il quartiere”. Da qui l’appello di Arci a Comune di Firenze e Teatro della Toscana, “affinchĂ© si sblocchi la situazione e riprenda la programmazione del teatro, ma anche affinchĂ© gli obblighi contrattuali vengano rispettati con la Sms di Rifredi, con la preoccupazione ormai forte che il silenzio perdurante possa spegnere anche le luci del circolo e determinare un incomprensibile vuoto e silenzio laddove oggi ci sono iniziative e attivitĂ , come il doposcuola per bambini, la biblioteca con le sue presentazioni di libri, la scuola di italiano per stranieri, la ginnastica per l terza etĂ , i dibattiti nel salone e la casa di tante organizzazioni e associazioni”.