Venerdì 16 e sabato 17 novembre alle ore 21.00 andrà in scena al Teatro Puccini lo spettacolo di Alessandro Bergonzoni “Trascendi e sali”
“Trascendi e sali”: un consiglio ma anche un comando. O forse una constatazione dovuta
ad una esperienza vissuta o solo un pensiero da sviluppare o da racchiudere all’interno di
un concetto più complesso. Perché in fin dei conti Alessandro Bergonzoni in tutto il suo
percorso artistico, che in questi anni l’ha portato oltre che nei teatri, nei cinema e in radio,
nelle pinacoteche nazionali, nelle carceri, nelle corsie degli ospedali, nelle scuole e nelle
università, sulle pagine di giornali quotidiani e settimanali, nelle gallerie d’arte e nelle
piazze grandi e piccole dei principali festival culturali, Bergonzoni dicevamo è diventato un
“sistema artistico” complesso che produce e realizza le sue idee in svariate discipline per,
alla fine, metabolizzare tutto e ripartire da un’altra parte facendo tesoro dell’esperienza
acquisita.
E tutto questo ad un autore che non ha rinunciato alla sua matrice comica, mai satirica,
aggiunge un ulteriore, ovvia, complessità per il suo quindicesimo debutto teatrale.
“Trascendi e sali” arriva infatti dopo “Urge” e “Nessi” spettacoli che hanno inciso
profondamente Bergonzoni, in tutti i sensi, aprendogli artisticamente e socialmente strade
sempre più intricate e necessarie. Uno spettacolo dove il disvelamento segue e anticipa la
sparizione, dove la comicità non segue obbligatoriamente un ritmo costante e dove a volte
le radici artistiche vengono mostrate per essere subito sotterrate di nuovo. “Trascendi e
sali” come vettore artistico di tolleranza e pace, colmo di visioni che, magari, riusciranno a
scatenare le forze positive esistenti nel nostro essere. Piuttosto che in avanti potrebbe
essere, artisticamente, un salto di lato a dimostrazione che a volte per una progressione
non è sempre necessario seguire una linea retta. Dove la carta diventa forbice per
trasformarsi in sasso, dove il comico si interroga per confessare e chiedere e tornare a
indicare quello che evidentemente lui vede prima degli altri. Forse dall’alto delle sue scenografie o nella regia condivisa con Riccardo Rodolfi. Forse. Sicuramente. Sicuramente forse.
Biglietti:
I settore € 27,00
II settore € 22,00