Sono partiti i lavori al Teatro Studio “Mila Pieralli” di Scandicci che si candida a diventare un polo del distretto culturale metropolitano legato alla contemporaneità. 3 milioni di euro di investimenti per una completa riqualificazione e la scelta di individuare nella formula del Partenariato speciale pubblico privato la futura gestione del teatro, come ci ha raccontato l’Assessora alla cultura del Comune di Scandicci Claudia Sereni.
La riapertura del Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci (Firenze) porterà con sé la riattivazione di un vero e proprio distretto culturale che mette in rete anche gli spazi dell’Auditorium Rogers, la Sala convegni e il Pomario del Castello dell’Acciaiolo. Il contenuto culturale del teatro rimarrà legato alla produzione teatrale contemporanea e a funzioni formative per mestieri dello spettacolo dal vivo. La formula gestionale guarda al futuro e indica nel partenariato speciale pubblico privato la formula più innovativa ed efficace per una governance di successo. La scorsa estate si è insediato il Comitato d’indirizzo per il futuro culturale, artistico e gestionale del teatro adesso interessato dai cantieri per la totale riqualificazione. I membri del Comitato hanno portato avanti studi, discussioni, analisi e prospettive che sono state presentate alla stampa durante una conferenza che si è tenuta stamani e dove sono intervenuti oltre al sindaco Sandro Fallani e all’assessora Claudia Sereni anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, Elena Pianea, direttore della Regione Toscana competente per lo Spettacolo e le attività culturali dal vivo, Gabriele Gori, direttore Fondazione Cr Firenze, Anna Maria Meo, già sovrintendente del Teatro Regio di Parma. Nel corso dell’incontro e’ stato diffuso anche il testo redatto dal Comune di Scandicci che ha potuto contare anche sulla consulenza del professor Alessandro Bollo, project manager dei Beni culturali e attuale direttore del Museo nazionale del risorgimento di Torino: 73 pagine con la cronistoria del percorso di ascolto, l’individuazione e la realizzazione delle linee programmatiche che serviranno nel prossimo futuro per animare il nuovo corso del Teatro Studio. Le linee culturali individuate vedono il Teatro Studio, in continuità con la sua storia, tornare ad essere un luogo di produzione e ricerca teatrale nel campo della sperimentazione e del contemporaneo, con forme di residenza artistica al suo interno e una forte attenzione al tema della formazione nell’ambito dei mestieri dello spettacolo dal vivo.