Presentato in Consiglio regionale il progetto delle 32 residenze artistiche della Toscana (RAT) che operano in 8 province con il coinvolgimento di più di 80 spazi teatrali e 65 comuni toscani. Il presidente Mazzeo: “Un segnale di fiducia nel futuro”. La presidente della commissione Cultura, Giachi: “Lo spirito di collaborazione ha prodotto un cartellone bellissimo”
Un progetto di rete che potenzia il meccanismo delle residenze artistiche della Regione (RAT) e che propone un’azione diffusa in tutto il territorio. La Toscana diventa così terra accogliente con gli artisti e offre loro occasioni per valorizzarne il lavoro. Si tratta di un progetto unico a livello nazionale per il numero e le caratteristiche dei soggetti coinvolti, rivolto al sostegno di nuove produzioni artistiche teatrali e alla loro circuitazione. L’iniziativa di Toscana Terra Accogliente, con l’ospitalità delle cinque compagnie vincitrici della prima edizione del bando nei teatri delle Rat, è stata presentata questa mattina a palazzo del Pegaso.
Alla prima call del bando hanno partecipato 351 progetti teatrali inediti con proposte da tutto il territorio nazionale. Ad ogni compagnia selezionata è stato riconosciuto un contributo economico di 7mila 100 euro, oltre all’alloggio e all’assistenza tecnica per i 40 giorni di residenza in almeno tre strutture Rat. Il progetto, che si svilupperà nel 2021/2022 prevede inoltre un possibile successivo investimento da parte del Teatro Metastasio e del Centro di Produzione Virgilio Sieni e la circuitazione per almeno 5 repliche di uno o più dei lavori prodotti, grazie all’impegno della Fondazione Toscana Spettacolo onlus.
Dopo aver espresso i ringraziamenti alla presidente della commissione cultura, Cristina Giachi per aver voluto “dare evidenza a questa iniziativa così importante”, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha detto: “In questo momento di grande sofferenza, interpreto questo progetto come un segnale di fiducia nel futuro” e “come una scommessa su un mondo, quello della cultura e del teatro, che si rivelerà fondamentale per la ripartenza”. “È evidente – ha aggiunto – che la mancanza di socialità causata dalla lotta alla pandemia ha colpito lo scambio comunicativo tra attore e spettatore. A ciò si aggiunge il disagio economico che colpisce una categoria spesso senza tutele adeguate”. Mazzeo ha ricordato che “gran parte dei risparmi del Consiglio regionale, oltre 1,5 milioni di euro saranno destinati a ristori dei lavoratori dello spettacolo”.
La presidente Giachi ha parlato di “spirito di collaborazione tra i vari comparti regionali” e di “sinergia tra residenze teatrali, le compagnie, i soggetti della produzione e della distribuzione e il Consiglio regionale che da questa legislatura ha di nuovo in sé la presenza della cultura come tema strategico delle politiche sul territorio”. “Il Covid – ha detto – ha fiaccato lo spirito, ma ha fatto nascere tanto spirito di collaborazione in più, di fratellanza che ha portato a questo bellissimo cartellone. Questo tempo di difficoltà e di fatica può generare bellezza”. Toscana Terra Accogliente propone, infatti, grazie al nuovo modello di collaborazione una risposta agli artisti che arriva dai territori, evidenziando quanto sia necessario ripensare dinamiche e ampliare le relazioni tra differenti soggetti del sistema teatrale.
Le dirigenti regionali Elena Pianea e Fausta Fabbri hanno evidenziato lo “straordinario modello di metodo e operativo che, grazie a un lavoro pluriennale, il territorio toscano riesce a trasformare in proposta culturale per i cittadini quello che viene indicato dal testo unico della cultura”, e “la promozione della residenzialità come elemento qualificante del sistema regionale dello spettacolo”.
“La rete delle 32 residenze artistiche della Toscana – ha detto il coordinatore Rat Renzo Boldrini – opera in otto province della Regione gestendo o dirigendo più di 80 spazi teatrali in convenzione con 65 Comuni toscani. In quest’ultimo anno di crisi legata alla pandemia le residenze hanno sviluppato un’intensa attività creativa e progettuale anche rapportandosi in modo innovativo al digitale e ai linguaggi radiotelevisivi, anche in remoto”.
Il coordinatore del progetto Toscana terra accogliente Luca Ricci, ha parlato di “un sistema che unisce la filiera dello spettacolo dal vivo, dai teatri sparsi nella Regione che accolgono le opere degli artisti vincitori del bando, ai grandi centri di produzione che investono risorse sulle giornate di lavoro degli artisti, al circuito regionale che si incarica di acquistare e distribuire queste produzioni”.
Sono intervenuti anche Luisa Bosi, in rappresentanza dei vincitori, il direttore del Metastasio di Prato Franco D’Ippolito, Daniela Giuliano di Virgilio Sieni Danza e Tommaso Artioli in rappresentanza della direttrice della Fondazione Toscana Spettacolo Patrizia Coletta. Artioli ha ricordato che la Fondazione ha accolto la proposta Rat con l’intento di sostenere un progetto di respiro nazionale, che si contraddistingue per il carattere multidisciplinare delle proposte. La Fondazione ha contribuito alla fase di selezione e collaborerà al processo distributivo con attenzione anche ai progetti di promozione e formazione del pubblico che le stesse compagnie proporranno nei territori dove gli spettacoli saranno programmati.
Al progetto hanno aderito le residenze: Anghiari Dance Hub, Archetipo, Armunia, CapoTrave/Kilowatt, Catalyst, Consorzio Coreografi Danza d’Autore, Giallo Mare Minimal Teatro, Kanterstrasse, Kinkaleri, Murmuris, Officine della Cultura, Officine Papage, Pilar Ternera, Sosta Palmizi, Straligut, Teatrino dei Fondi, Teatro Popolare d’Arte; inoltre, il progetto coinvolge la Fondazione Toscana Spettacolo onlus, il Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Virgilio Sieni Centro di Produzione.