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Telemedicina in Toscana: a settembre i primi 1000 kit per malati cronici

Nei prossimi due anni l'Asl Toscana Centro potrebbe perdere 100 medici specialisti

34 milioni di euro investiti dal Pnrr in un vasto progetto riguardante la Telemedicina in Toscana: a settembre arriveranno i primi 1000 kit per monitorare la salute dei malati cronici, con l’obiettivo di aumentarne esponenzialmente la distribuzione a fine anno. Con i kit arriverà anche la piattaforma che conterrà i dati medici dei pazienti.

L’investimento è uno dei più importanti finanziati dal Pnrr e per la Toscana vale 34 milioni di euro. L’obbiettivo del Piano è di attivare il servizio per il 10 percento dei malati cronici. Entro quest’anno nella nostra Regione i pazienti cronici da trattare con il telemonitoraggio devono essere 17.446, entro il 2025 52.339 e l’anno successivo 87.231, l’obiettivo è quello di crescere. Intanto, visto che in certe zone le Asl erano già partite, ma su piattaforme proprie, si riverseranno i dati delle persone seguite fino adesso su quella nuova. Come riporta La Repubblica, “la Toscana si è agganciata, per acquistare la sua, ad una gara Consip con capofila la Lombardia. Per quanto riguarda i kit, invece, visto
che Estar non era in grado di partire rapidamente, sono stati acquistati inserendosi in un bando dell’Emilia-Romagna.”

La telemedicina Comprende sia la televisita, che il telemonitoraggio ( appunto il controllo di vari parametri), che la teleassistenza (quando da rempoto si fanno ad esempio fare esercizi al paziente) e il teleconsulto ( che invece è il dialogo tra il medico di famiglia e uno specialista). La nuova piattaforma servirà a creare il contatto online tra medico e paziente e per trasferire i vari dati, che verranno anche salvati sui server della Regione e andranno a far parte del fascicolo sanitario del singolo cittadino. Così i risultati di una visita non verranno solo valutati dal dottore in tempo reale ma resterà anche consultabile successivamente, per uno specialista che si dovesse trovare a valutare la stessa persona.

Quest’estate l’assessorato ha spiegato a tutte le aziende sanitarie e ospedaliere quali sono gli obiettivi e come bisogna muoversi per arrivare tutti insieme ad utilizzare la nuova piattaforma. Perquanto invece riguarda i kit, come detto permetteranno di controllare una
serie di parametri del malato. L’idea è di utilizzarla, intanto, con i pazienti cronici di cinque tipologie: diabetici, cardiopatici, oncologici, con malattie respiratorie o neurologiche. Saranno i medici a decidere, via via, a chi far consegnare il kit. Il sistema serve ad assicurare un’assistenza capillare e così ad evitare peggioramenti delle condizioni
di salute e quindi ricoveri.

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