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Intervista di Domenico Guarino a Luca Tedesco, Sì Cobas
“Centinaia di operai scendono in piazza per denunciare lo sfruttamento e il sindaco di Prato Matteo Biffoni si agita per i problemi allo shopping? Le parole del sindaco trasudano disprezzo per i cittadini stranieri che portano avanti l’economia di questa città, con il loro lavoro” e “le parole di Biffoni non si distinguono da quelle di un sindaco leghista”. Lo afferma Si Cobas di Firenze dopo la manifestazione di sabato a Prato.
“Biffoni attacca il questore perché incapace di impedire ad una marcia pacifica di sfilare per la città – aggiunge il sindacato di base in una nota -. E’ evidente che il questore deve andarsene da Prato, ma per il motivo opposto: non avrebbe mai dovuto vietare alla marcia di sfilare, né tanto meno far manganellare manifestati a mani alzate. Farebbe bene a rileggere la Costituzione il sindaco: troverà il diritto di manifestare, e non il diritto allo shopping”. “Sindaco e Cgil sono ossessionati dal Si Cobas. Tanto da non vedere che in piazza c’erano anche alcune bandiere del Pd, ed altre di Arci ed Anpi” insieme agli “striscioni dei lavoratori iscritti Cgil-Fiom della Piaggio di Pontedera e della Gkn di Campi Bisenzio. Siamo all’assurdo”. Per Si Cobas, “tutti i motivi addotti per il divieto alla manifestazione erano pretestuosi. Eppure ancora oggi c’è chi sa solo invocare la repressione, invece di ascoltare il grido dei lavoratori scesi in piazza. Si parla già di denunce. I tentativi di criminalizzazione da parte del sindaco e del questore sono grotteschi: dobbiamo aspettarci anche 2000 multe per blocco stradale?”.