Le terme erano chiuse dall’8 marzo scorso in via precauzionale. Il direttore di miniera Antonio Maria Baldi spiega una nota: “certificato che i valori chimici del ferro, la cui ossidazione è la causa della colorazione scura dell’acqua, sono rientrati nella normalità”.
Le Terme di Petriolo, in località Petriolo a Monticiano, in provincia di Siena, riaprono al pubblico da domani, dopo la chiusura disposta l’8 marzo scorso in via precauzionale per un fenomeno di acqua scura e dopo che sono state svolte una serie di analisi. La relazionefinale, firmata dal direttore di miniera Antonio Maria Baldi, spiega una nota, ha “certificato che i valori chimici del ferro, la cui ossidazione è la causa della colorazione scura dell’acqua, sono rientrati nella normalità e di conseguenza lo stabilimento termale può riprendere la sua attività”.
Le attività di controllo e le ispezioni volute dallo stabilimento senese, si spiega sempre nella nota, “hanno dimostrato che la colorazione scura dell’acqua termale era riconducibile esclusivamente all’anomala aumento della presenza di ferro presente sotto forma di ‘solfuro di ferro’. Da qui sono scattate le verifiche che si sono concentrate sia nel prelievo dei campioni in diversi punti dell’impianto, che nelle riprese video all’interno del pozzo. Controlli costanti che hanno dimostrato che il ferro presente nell’acqua termale non aveva, né ha origine naturali nella sorgente e che eventuali cause potrebbero essere dovute al fenomeno della ‘fulminazione’ che ha interessato la zona di Petriolo già nel pomeriggio di mercoledì 7 marzo, innescando la corrosione di una parte in ferro del pozzo”. Le ultime analisi batteriologiche e chimiche hanno poi ”
dimostrato che il fenomeno è rientrato completamente”.
“La riapertura delle terme di Petriolo – ha detto Silvana Micheli, presidente delle Terme di Petriolo e Antica Querciolaia – è stata possibile grazie all’immediata azione di controllo e analisi che abbiamo attivato. Come dimostrano i risultati dell’indagine, i video e la relazione finale non c’è mai stata alcuna forma di inquinamento da parte di agenti esterni diversi dai minerali che compongono le acque termali”. Le attività di controllo e le ispezioni volute dallo stabilimento senese proseguiranno anche nei prossimi giorni con un monitoraggio della qualità dell’acqua mediante il controllo visivo e con un piano di interventi di manutenzione del pozzo che si concentrerà nel periodo della chiusura estiva delle Terme.