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Terremoto Amatrice: Pirozzi indagato, Nardella “sindaci parafulmini”

amatrice

ANSA/LUCA PROSPERI

“Con l’Anci lo diciamo da un sacco di tempo: i sindaci sono diventati parafulmini di tutto ciò che succede nel Paese. Credo ci sia un clima di deresponsabilizzazione molto preoccupante. E come l’Anci ha già detto più volte, occorre rimettere a posto il livello di responsabilità di tutte le istituzioni. Occorre restituire dignità al ruolo del sindaco”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella a chi gli chiedeva un commento alla vicenda del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, ora indagato per il crollo di una palazzina durante il terremoto dell’agosto 2016 con l’accusa di omicidio colposo.

“Io non entro nel merito della questione che riguarda il collega sindaco Pirozzi, e ovviamente confermo il massimo rispetto per la magistratura – ha sottolineato Nardella – Ma probabilmente non è una questione della magistratura, bensì di leggi. Se si continua a colpevolizzare i sindaci per tutto ciò che succede si rischia di fare un grande danno: non ci saranno più persone brave, capaci, che si prenderanno la briga di fare i sindaci delle proprie città”.

Se un sindaco sbaglia, prosegue Nardella, “davvero è bene che paghi, ma non è possibile che la politica e la società scarichino tutte le responsabilità addosso ai sindaci. Ci manca solo che qualcuno chieda al sindaco il risarcimento danni se piove”. I sindaci, ha concluso Nardella, “stanno ogni giorno in mezzo alla gente, vivono la condizione più del cittadino che del politico. Stanno di fronte ai problemi, firmano documenti, carte, ogni 5 minuti e si assumono la responsabilità per tutto quello che succede, dalle catastrofi naturali alle buche sulle strade. E invece di essere sostenuti e supportati dalle istituzioni, vengono sempre considerati l’ultimo anello della catena”.

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