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Terremoto Mugello: primi 12 edifici inagibili a Scarperia

terremoto mugello

In totale, però, sono circa 200 le richieste di controlli di abitazioni e i controlli proseguono.

Primi 12 edifici dichiarati, parzialmente o totalmente, inagibili nel Mugello, a Scarperia-San Piero a Sieve (Firenze), dove il Comune ha emanato le prime ordinanze a seguito di 65 verifiche post terremoto. In totale, però, sono circa 200 le richieste di controlli di abitazioni e i controlli proseguono.
Si precisa inoltre dal Comune di Scarperia che tra le inagibilità rientrano le chiese di San Bartolomeo a Petrona, San Michele a Lumena, Sant’Agata, il Museo di Arte Sacra a Sant’Agata e la chiesa del Convento del Bosco ai Frati.

“Ad oggi sono oltre 450 gli edifici verificati” nel territorio del Mugello, in particolare nei comuni di Barberino e Scarperia da parte di funzionari dei vigili del fuoco e di tecnici regionali del Genio civile. Lo rende noto la Regione Toscana aggiungendo che “procedono le verifiche degli edifici a seguito delle segnalazioni dei cittadini”. Nei casi di inagibilità, a eventuale esito dell’accertamento, “seguono le ordinanze comunali notificate ai proprietari”.

Attivata per il terremoto nel Mugello “la possibilità di pernottamento in strutture ricettive o di trovare un’autonoma sistemazione su tutto il territorio” e “al momento sono 90 le persone che ne usufruiscono”. Lo riferisce una nota emessa dalla Regione Toscana che aggiorna la situazione nel Mugello per quanto riguarda la situazione degli sfollati.
Per chi è sempre fuori casa, o per chi teme le conseguenze di nuove scosse, “rimangono comunque attivi i punti di accoglienza presso la palestra comunale in via monsignor Giuliano Agresti a Barberino di Mugello e presso l’Autodromo del Mugello a Scarperia”.

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