Capannelli di persone sono visibili davanti a varie case di Barberino del Mugello, sia palazzine, sia villini, in attesa dei vigili del fuoco e dei tecnici che devono verificare gli edifici per stabilire se gli abitanti possono tornare in casa oppure no.
E’ questa l’attesa che si percepisce di più fra la popolazione sfollata, alcune decine di persone, nel centro storico, nel viale della Repubblica e in via della Libertà, presso il rione Badia, altra zona di Barberino che ha risentito fortemente dello sciame sismico e che è la più vicina alle vecchie miniere di lignite, ai margini del paese.
Gli abitanti, già provati dalla permanenza al freddo della scorsa notte (molti l’hanno passata in auto), stanno accusando stanchezza e sperano che le ispezioni tecniche siano rapide e favorevoli ad un rientro.
Tra i proprietari di alcune palazzine risalenti agli anni Settanta, radunatisi davanti agli ingressi, si fa notare la tenuta degli edifici, “perché sono stati costruiti in cemento armato”, ma anche in un particolare condominio di viale della Libertà la coincidenza che appena la settimana scorsa erano stati conclusi i lavori di rifacimento della facciata, che ha tenuto mentre invece gli intonaci interni degli appartamenti si sono tutti staccati.