A distanza di 15 anni dall’ultimo album, 10 dei quali passati senza rivolgersi parola, i fratelli Robinson hanno pubblicato un nuovo disco in studio a nome The Black Crowes. Energico ed essenziale il disco rimane fedele alle coordinate della band mostrandoci dei musicisti in grande forma.
“Happiness bastards è la nostra lettera d’amore al rock’n’roll. Rich e io scriviamo e creiamo sempre musica; questo processo non si è mai fermato ed è il luogo in cui troviamo armonia insieme. Questo disco rappresenta questo percorso. L’ album è la continuazione della nostra storia come band. I nostri anni di esperienza nello scrivere, fare musica e girare il mondo sono rappresentati in questo disco, e siamo stati brillantemente guidati dal talentuoso Jay Joyce. Sono davvero orgoglioso di ciò che abbiamo messo insieme” dice Chris Robinson.
‘Happiness Bastard’ (il riferimento è all’unico romanzo dell’americano Kirby Doyle, ispirato al classicissimo ‘On The Road’ di Jack Kerouac) è il primo album in studio dei Black Crowes in ben quindici anni, dopo Before The Frost… Until The Freeze. I proverbiali diverbi fra Chris e Rich bloccarono poi il percorso della band. Chris si lanciò dunque in una carriera solista di ottimo livello con il suo progetto Chris Robinson Brotherhood, Rich con i Magpie Salute.
Nel 2020 fu il trentesimo anniversario del loro fortunatissimo “Shake Your Money Maker” (il folgorante esordio del 1990) l’occasione per riallacciare i contatti. Fu pianificato un tour celebrativo (poi rimandato a causa della pandemia) con centocinquanta date in giro per il globo, nel 2022 fu pubblicato “1972”, un ep con sei cover di canzoni uscite in quell’anno. Dopo questa sorta di “training” i fratelli furono pronti a “mettersi finalmente tutte le stronzate alle spalle” (come dice Chris) e lanciarsi nella scrittura di nuvo materiale originale. E’ questa la genesi dei dieci brani di Happiness Bastards che vedono la formazione dei fratelli Robinson accompagnarsi ad ottimi musicisti come il bassista e amico Sven Pipien (con loro fin dal 1997), Nico Bereciartua (chitarra solista), Cully Symington (batteria) ed Erik Deutsch (tastiere).
I riferimenti restano solidamente gli stessi, gli Stones primi anni ’70, Led Zeppelin, il Southern Rock degli Allmans Brothers, ma anche gli Aerosmith, Sly & The Family Stone, ma anche tanto soul e tanto rhythm’n’blues, e se la scrittura non è sempre all’altezza dei loro picchi creativi, l’incredibile potenza ed energia che animano le nuove composizioni ci restituisce (in un periodo storico di superproduzioni e musica sintetica) un ottimo album interamente “suonato” di buon vecchio sano sincero Rock & Roll.
L’Happiness Bastards Tour prenderà il via a Nashville il prossimo 2 aprile, e arriverà per un’unica data italiana lunedì 27 maggio al Teatro Arcimboldi Milano.
Intanto, Happiness Bastards di The Black Crowes è il nostro “Disco della Settimana”.