Inaugura nell’Andito degli Angioini a Palazzo Pitti la mostra The Elegance of Speed.
Di cosa si tratta? Sono 90 fotografie in bianco e nero – selezionate dai curatori Erika Ghilardi, Alessandro Bruni e Matteo Parigi Bini tra le 20.000 dello storico Archivio Locchi – che raccontano la storia delle macchine da corsa più belle del mondo, e la storia tutta italiana della passione per la velocità, la bellezza, l’eleganza.
Il racconto di The Elegance of Speed è affidato non solo alle fotografie, ma anche a cimeli vari, che faranno impazzire chi ama questo mondo e tutto ciò che lo circonda. C’è per esempio un fantastico modellino di Ferrari per bambini, e si tratta di un cimelio specialissimo perché ne furono realizzati soltanto dieci. È una versione mignon dedicata ai figli dei clienti più speciali della scuderia Ferrari, ed è un giocattolo strepitoso, tutto lucido e cromato, persino con un vero motore a scoppio!
Ancora, ci sono tute, cuffie e giubbotti in pelle di grandi piloti; c’è persino un fascinoso set di valigie appartenute a Clark Gable. Chissà la storia dietro questo set! Furono da lui lasciate a Firenze… e sempre qui sono, ora in bella mostra in The Elegance of Speed.
Le fotografie raccontano di eccellenze tutte italiane, e fiorentine in particolare. Infatti, sebbene non sia granché risaputo, Firenze è stata la culla di tante invenzioni legate alle macchine: dal primo motore a scoppio, il cui primissimo brevetto fu depositato proprio a Firenze nel 1853, alla prima auto elettrica, nel 1907.
Si, avete letto bene, proprio 1907. L’auto elettrica nasce nelle gloriose Officine Galileo. Che donarono la prima macchina al re, il quale però, provandola, ebbe un incidente… e finì che la macchina elettrica fu accantonata. Ma nacque qui.
The Elegance of Speed racconta anche storie dei piloti, personaggi quasi sovrumani. Tutti hanno sentito parlare di Tazio Nuvolari, l’eroe delle Mille Miglia nonché della memorabile canzone di Lucio Dalla, o di Ascari, pilota altrettanto famoso. Invece non è nota come dovrebbe la prima donna pilota, Maria Teresa de Filippis, detta Pilotino. Doveva essere una donna fenomenale. Vinse molto, ma decise di ritirarsi quando un collega che l’aveva sostituita morì in gara.
Ancora, The Elegance of Speed racconta poi le storie di tanti circuiti automobilistici; e quelle di disfide avvincenti tra case e piloti italiani e case e piloti tedeschi, cioè Maserati e Ferrari contro Mercedes; e infine, le storie di raffinati concorsi di eleganza, con giovani signore vestitissime e molto comme il faut che, ragazze immagine ante litteram, presentavano macchine da sogno in belle location.
The Elegance of Speed è un assaggio dei gioielli contenuti nell’archivio Locchi, altra eccellenza fiorentina e vero serbatoio, tanto per rimanere in tema, delle memorie storiche della città; e divertirà i visitatori tutta l’estate fino al 16 settembre con le sue fotografie, i cimeli, i suoni persino! (vrooooom vroooom vroooom) e uno spezzone di film girato a Firenze con grandi smacchinate per le vie della città.
Margherita Abbozzo.
Tutte le info pratiche per la visita qui.
Tutte le fotografie sono mie, a parte la prima e le ultime due, le cui didascalie sono, in ordine di apparizione:
20 luglio 1947, Gran premio delle Cascine. La griglia di partenza della gara vede allineate Stanguellini e due Ferrari 125s in versione Sport e Formula rispettivamente affidate a Franco Righetti e Franco Cortese
Foto Locchi/©Archivio Foto Locchi
CONCORSO D’ELEGANZA
La spettacolare distesa dei lunghi cofani delle vetture appartenenti alla
Categoria Cabriolet. In primo piano l’Alfa Romeo 6C 2500 carrozzata
da Pinin Farina, vincitrice del concorso
Foto Locchi/©Archivio Foto Locchi
FIAT 508 “BALILLA”
L’esemplare appartenuto alla Foto Locchi, una Fiat 508 meglio
conosciuta come Balilla a tre marce del 1933. Questo specifico
esemplare però è una versione fuori serie, esemplare unico realizzato
dalla Carrozeria Lotti di Firenze.
Foto Locchi/©Archivio Foto Locchi