I capiscuola del rock svedese anni’90 tornano con “Overdrive”, secondo album post reunion. Non devastante e selvaggio come gli esordi, ma un ottimo disco in bilico tra garage, Hard Rock, Power Pop e New Wave of British Metal.
Se la Svezia ed i paesi scandinavi sono il cuore pulsante delle migliori produzioni rock europee il merito è sicuramente di gruppi come Hellacopters, Hives o Gluecifer che, a cavallo tra gli anni ‘90 e 2000, trasformarono, irrobustendola, la vena “garage” dei conterranei Creeps, Nomads o Stomachmouths. Innestando massicce dosi di hard rock anni ’70 e del “Detroit Style” di Stooges ed MC5 furono artefici di una produzione di buon potenziale commerciale ma soprattutto di ineguagliabile impatto “live”. The Hellacopters, in particolare, rappresentavano la punta di diamante di quel periodo, rimanendo impressi nell’immaginario collettivo per la devastante e selvaggia attitudine, divenendo dei veri e propri capiscuola.
Dopo la pausa di ben quindici anni, a sorpresa, nel 2022 la band tornò sulle scene con l’ottimo “Eyes Of Oblivion”.
In questi giorni The Hellacopters tornano quasi in formazione originale con un nuovo album “Overdriver”, pubblicato da Nuclear Blast. Prodotto interamente dal frontman Nicke Andersson il disco vede l’assenza temporanea della seconda chitarra, Andreas Tyrone “Dregen” Svensson (l’anima “punk” del gruppo, fuori per un temporaneo nfortunio alla mano), assenza che si fa sentire, riconducendo il sound ad un rock più “classico”, ispirato alle sonorità a cavallo fra anni ’70 e ’80 di KISS, WASP, Thin Lizzy strizzando l’occhio all’Hard Rock ma anche alla New Wave of British Metal e perfino al cosiddetto “Arena Rock” come lascia intuire la copertina stessa), senza tuttavia perdere in autenticità e credibilità.
Nel disco non mancano episodi più vicini allo spirito “garage” (‘Wrong Face On’ o ‘Faraway Looks’) fino ad un orecchiabile brano tipicamente power pop (‘Do You Feel Normal’); in ogni modo, a conti fatti “Overdriver” è la dimostrazione di uno stile impeccabile, diretto e senza fronzoli, che suona sicuramente più “maturo” del solito, come è normale aspettarsi da una band con trent’anni di onorata carriera sulle spalle, ma che non può passare inosservato per i cultori di un originario, eterno, spirito “rock” nel miglior senso del termine.
Ottimamente accolto dalla stampa di settore, “Overdrive”, di The Hellacopters, è il nostro Disco della Settimana!