Firenze, un tifoso viola di 55 anni è stato denunciato dalla Digos in relazione al manifesto affisso lo scorso 27 gennaio sul Ponte Vecchio nel quale il presidente della Fiorentina Rocco Commisso era ritratto truccato da Joker.
Deturpamento aggravato e diffamazione i reati contestati al tifoso viola. Il manifesto, che era stato rimosso dagli agenti della polizia municipale, era stato poi sequestrato dalla polizia di stato che aveva avviato le indagini per risalire all’autore.
La Digos ha visionato, spiega la questura, migliaia di fotogrammi dell’impianto di videosorveglianza cittadino, partendo proprio dalle immagini che riprendono l’affissione su Ponte Vecchio dove è ben visibile all’opera una figura maschile con cappello e mascherina.
La squadra tifoseria della Digos ha ricostruito a ritroso, sempre con le telecamere cittadine, tutto il percorso a piedi e in scooter della persona che materialmente avrebbe affisso la gigantografia.
Sulla base degli elementi raccolti, è stato individuato il 55enne poi denunciato per deturpamento aggravato e diffamazione. Non si escludono, si spiega dalla polizia, ulteriori sviluppi.
“Utilizzare i monumenti di Firenze per esporre manifesti offensivi è un fatto grave che va giustamente punito”. Così il sindaco Dario Nardella ha commentato la denuncia per deturpamento aggravato e diffamazione dell’uomo che la settimana scorsa ha affisso sul Ponte Vecchio uno striscione con l’immagine del presidente della Fiorentina Rocco Commisso truccato da Joker. “Esprimo un plauso alla nostra polizia municipale e agli agenti della Digos – ha affermato il sindaco – per aver individuato il responsabile di questo gesto stupido e offensivo che condanniamo nuovamente. L’operazione è stata possibile grazie al nostro sistema di telecamere cittadine, capillare e all’avanguardia”.
Il presidente viola si era molto risentito dall’essere stato dipinto come un Joker: “Sono molto amareggiato e deluso e per questo mi devo fermare a riflettere – aveva detto Rocco Commisso in un’intervista – La cattiveria e le offese che ci sono state in questi giorni non sono giuste e non possono accettarle. Penserò alle scelte che dovrò fare nel futuro”.
“Pensavo di aver dimostrato con i miei comportamenti e con le nostre azioni, quelle della mia famiglia e di Joe Barone, quali sono i miei principi e i miei valori – aveva aggiunto -. Sono arrivato a Firenze e non ho comprato una villa, una casa al mare e una barca. Ho messo tutta la mia energia e la mia disponibilità economica a favore della Fiorentina e anche quando Firenze ha avuto bisogno di aiuto non mi sono tirato indietro, aiutando gli ospedali per esempio”.