Andrea Romano, deputato Pd di Livorno, membro della Commissione Trasporti della Camera a proposito del mancato commissariamento del tratto dell’Aurelia compreso tra Tarquinia e San Pietro in Palazzi scrive su Facebook: “Il Ministro Giovannini non ha mantenuto il patto che aveva assunto con il Parlamento due mesi fa, in occasione del primo decreto sui commissariamenti, quando si era formalmente impegnato a commissariare la Tirrenica con il primo provvedimento utile”.
Il commissariamento della Tirrenica era previsto dal decreto Semplificazioni del luglio 2020 e nuovamente non inserito dal Ministro Giovannini nell’elenco varato ieri delle opere da commissariare. “E’ un errore grave – spiega Romano – che purtroppo mostra l’incapacità del ministro di ascoltare e dare risposte alle esigenze manifestate dai territori della costa toscana per sanare una ferita infrastrutturale che si protrae da troppo tempo. Negli ultimi due anni il Pd ha provveduto ad introdurre in Parlamento tutte le modifiche legislative necessarie alla svolta, trasferendo la concessione da Sat ad Anas e finanziando le opere necessarie. Manca solo la decisione del Ministro, che evidentemente ritiene del tutto secondaria l’emergenza economica, infrastrutturale e di sicurezza che il mancato adeguamento dell’Aurelia sulla costa toscana continua a rappresentare. Tuttavia, e nonostante questo grave errore di Giovannini, il Pd continuerà ad insistere affinché il Governo comprenda l’urgenza di una svolta: lo farà con i suoi sindaci e con i suoi parlamentari, intervenendo con i pareri delle Commissioni parlamentari e lavorando affinché nel decreto Semplificazioni venga posto rimedio all’errore del ministro”.
“Adesso non ci sono più ostacoli affinché il Corridoio tirrenico venga commissariato e si giunga al suo completamento atteso già da troppi anni, anzi decenni”. Così Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano. “Due giorni fa abbiamo avuto un incontro come Pd regionale in cui abbiamo condiviso questa posizione con Chiara Braga, responsabile infrastrutture nazionale, insieme a eletti e segretari dei territori interessati dall’opera e al candidato sindaco di Grosseto Leonardo Culicchi – aggiunge Bonafè in una nota -. Chiediamo che il commissariamento sia immediato e subito operativo, a completamento di un lavoro costruito per anni, passo dopo passo, dai nostri parlamentari e con posizioni chiare del Consiglio e della Regione Toscana portate ai tavoli nazionali”.
Per Marco Simiani, responsabile enti locali del Pd regionale, “gli ostacoli tecnici dovuti agli indennizzi e al passaggio dei progetti da Sat ad Anas per l’adeguamento dell’Aurelia nel tratto San Pietro Palazzi-Tarquinia sono adesso superabili, visto il passaggio di Autostrade per l’Italia – che detiene la maggioranza di Sat – a Cassa depositi e prestiti”. “A marzo scorso il corridoio tirrenico era stato inserito nel parere approvato dalla Commissione lavori pubblici del Senato nelle opere da commissariare da inserire in un successivo Dpcm sulle infrastrutture – conclude -. Doveva essere l’atto finale di una vicenda che si protrae già da troppo tempo. Adesso serve una data certa”.
“Sulla Tirrenica ho fatto una proposta da mesi: chi meglio di Eugenio Giani può fare il commissario? È suo e nostro interesse che venga realizzata. Mi auguro che il Governo su questo capitolo cambi passo e permetta di poter realizzare l’opera”. Così il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo, commentando la decisione del Governo di non inserire l’adeguamento della Tirrenica tra le opere da sbloccare con un commissario. “Lo vado ripetendo da tempo – aggiunge in una nota -: se noi vogliamo ridurre il gap fra la costa e il centro della Toscana, abbiamo la necessità che gli interventi su quell’arteria, come sul porto di Livorno e sull’aeroporto di Pisa, ma anche sulla Fi-Pi-Li, si facciano. Dobbiamo pensare al futuro. Non bastano più le manutenzioni”. Per Mazzeo, a proposito della proposta del presidente della Regione Giani, “l’ipotesi di dare vita a Strade Toscana è positiva e condivisibile, però va riempita di contenuti, per fare in modo che cittadini, lavoratori e imprese possano continuare a crescere e a svilupparsi lungo un asse fondamentale del nostro territorio”.