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Titolare di agenzia di viaggi si toglie la vita, biglietto lasciato con riferimento ai debiti

Incidente mortale, morte sul lavoro

Il titolare di un’attività legata al settore turistico, sessantenne, si è tolto la vita ieri a Carmignano (Prato) dove viveva e lavorava. Accertamenti  sono in corso da parte dei carabinieri.

Intanto il sindaco Edoardo Prestanti in una nota si dice “sconvolto”. “Da parte della giunta – si legge – comunichiamo la massima vicinanza alla famiglia”, per la quale chiede rispetto. Vicinanza “a cui si accompagna la riflessione su come questo tragico fatto sia conseguenza di una situazione nazionale critica, dove le attuali misure non sono sufficienti a tutelare le categorie di lavoratori maggiormente colpite”.

A seguito del suicidio del commerciante di Seano, Simone Gori (foto), presidente Assoviaggi Confesercenti Prato, dichiara quanto segue: “Abbiamo appreso con sconcerto e grande tristezza la notizia del suicidio del titolare dell’agenzia di viaggio di Seano. Desideriamo esprimere la solidarietà dell’associazione Confesercenti di Prato alla famiglia. Si tratta di un gesto estremo che ci rattrista e che impone una riflessione alle Istituzioni. Abbiamo più volte lanciato l’allarme su come il terziario sia allo stremo, ma i nostri appelli sono stati inascoltati. D’altra parte basta fare un giro per il nostro territorio e vedere sempre più saracinesche abbassate. Siamo nel mezzo di una crisi che non risparmia quasi nessuno e che non accenna ad esaurirsi. Si tratta dell’ennesimo atto di tristezza e disperazione. Tristezza e disperazione che purtroppo è comune a molti imprenditori del commercio nella nostra provincia.  Uno stato di tristezza devastante da cui si sente di non avere scampo. Fatti come questo sono l’estrema prova di un senso di disperazione e perdita di speranza nel futuro come un estremo tentativo di accentrare l’attenzione su un disagio vissuto Nel porgere le più sentite condoglianze alla famiglia Confesercenti Prato ricorda di essere a disposizione di tutti gli imprenditori pratesi per qualunque loro necessità. L’abbraccio e il sostegno di cui Stefano avrebbe avuto bisogno da parte delle istituzioni non c’è stato, tante parole e pochi fatti concreti. Parole che Stefano non ha voluto più usare per esprimere la propria sofferenza. Piangiamo un collega storico e di alto spessore”.

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