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Torna GenZ e si confronta sulla criminalità in città

Torna GenZ con Chiara Brilli e Leonardo Margarito, in onda il venerdì in Newsline alle 9.00. In collaborazione con Tif. Tema della puntata: 𝙡𝙖 𝙘𝙧𝙞𝙢𝙞𝙣𝙖𝙡𝙞𝙩à 𝙫𝙞𝙨𝙩𝙖 𝙙𝙖 𝙪𝙣 𝙂𝙚𝙣𝙯, 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙧𝙨𝙞 𝙨𝙞𝙘𝙪𝙧𝙞 𝙣𝙚𝙡 𝙫𝙞𝙫𝙚𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙘𝙞𝙩𝙩à

Torna la rubrica del venerdì mattina su Controradio e Controradio Tv, che affronta temi, problematiche, prospettive che riguardano la società, la politica, le istituzioni, dal punto di vista dei giovani di oggi.

Giovani che non solo vogliono dire la loro, ma vogliono contare, incidere, essere loro stessi motori di cambiamento e di disarticolazione di quegli stereotipi e di quelle narrazioni che troppo spesso li descrivono come apatici, senza obiettivi, valori, idee e motivazioni.

Le puntate della scorsa stagione di Genz sono tutte riascoltabili in podcast dalla pagina https://www.controradio.it/genz/

Primo appuntamento della nuova stagione
Tema della puntata: 𝙡𝙖 𝙘𝙧𝙞𝙢𝙞𝙣𝙖𝙡𝙞𝙩à 𝙫𝙞𝙨𝙩𝙖 𝙙𝙖 𝙪𝙣 𝙂𝙚𝙣𝙯, 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙧𝙨𝙞 𝙨𝙞𝙘𝙪𝙧𝙞 𝙣𝙚𝙡 𝙫𝙞𝙫𝙚𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙘𝙞𝙩𝙩à

“Chiedere ad un Gen Z di affrontare il tema della criminalità è una questione non semplice, a tratti pesante e spesso irrisolta che porta la nostra generazione ad accettare, subire  spesso passivamente la realtà oppure ad essere parte attiva nei casi di microcriminalità, vandalismo e cosiddette baby gang.  Tra i miei coetanei questo tema non era percepito come essenziale, o almeno non prioritario rispetto ad altri come l’ambiente, l’Università, il diritto all’abitare. Ma forse qualcosa sta cambiando, o meglio già è cambiato. La sicurezza sta diventando un discorso da fare anche il sabato sera quando si va a ballare, forse perché il timore è sapere se dopo riesci a tornare a casa sano e salvo. C’è chi dice che sia di “destra” parlare di sicurezza, o c’è chi dice che non affrontarlo sia “di sinistra”. Il GenZ non lo politicizza né fa una questione di quotidianità. Va a scuola, all’università, esce la sera, va a fare sport. Tutte cose apparentemente abituali che, se inserite in un contesto  come quello fiorentino, possono diventare talvolta pericolose. Perché? Perché Firenze può risultare insicura.  Vivere Firenze nella sua totalità è diventato difficile, dalla semplice fermata della tramvia Strozzi-Fallaci a Piazza della Stazione, passando magari per una passeggiata domenicale alle Cascine. Luoghi diventati non luoghi dove ognuno si sente solo e non facente parte di una comunità o socialità che fa da deterrente verso comportamenti criminosi. Tornare la sera con i mezzi pubblici a Firenze lo avranno fatto tutti, o quasi. Sicuramente chi un taxi non può permetterselo, o chi ha preferito non prendere i propri mezzi per usare un servizio che dovrebbe essere efficiente e sicuro, appunto. I miei coetanei diffidano molto dei mezzi pubblici, soprattutto nella fascia notturna. E come dargli torto. Io li utilizzo h24 e devo ammettere che ho sempre il timore che accadano episodi di violenza. Però mi chiedo: è giusto – nel 2024 – doversi preoccupare in questo modo? Lo trovo assurdo, francamente assurdo. Nella nostra cronaca sono troppe le notizie di molestie fisiche o verbali, atti di prepotenza, scippo, aggressioni.  La Stazione, San Lorenzo, l’Oltrarno: sono le zone di cui la cronaca locale è piena di spiacevoli episodi, soltanto per rimanere nel centro storico. Vedremo se la situazione migliorerà con i controlli che sono stati rinforzati. certi che la città la si vive se è viva. Un Gen Z  su questo tema è molto interessato e sente che se pensiamo alla città come luogo che offra ai giovani, spazi, occasioni, luoghi di aggregazione, luci di vivibilità e divertimento  accessibile, potrà essere anche più sicura e lontana dai riflettori della cronaca a volte anche strumentalizzata per alimentare tensioni e paure”.

Leonardo Margarito

 

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