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Torna libero il conducente dell’auto che ha investito e ucciso un pedone all’Antella

furti

Firenze, torna libero il ventottenne fermato per l’investimento mortale avvenuto il 10 gennaio scorso all’Antella, nel comune di Bagno a Ripoli, costato la vita al sessantaduenne operaio Eloy Baca Eslava.

Il giudice Federico Zampaoli ha convalidato il fermo e disposto per il 28enne, indagato di omicidio stradale aggravato dalla fuga, l’obbligo di presentazione ogni giorno alla polizia giudiziaria e il ritiro del passaporto.

Una misura quest’ultima adottata per scongiurare il rischio di fuga: l’uomo, cameriere in un ristorante, aveva già un biglietto per andare all’estero e sposare la fidanzata con la quale rientrare poi in Italia.

L’alta velocità, secondo quanto ricostruito, sarebbe la causa dell’incidente mortale, avvenuto all’alba di martedì scorso in via Brigate Partigiane.

Il cameriere, questa l’accusa, era alla guida della sua Fiat Punto quando avrebbe investito l’operaio che stava attraversando la strada sulle strisce. Poi avrebbe proseguito verso casa, senza rallentare né fermarsi. A dare l’allarme un passante che ha chiamato il 118.

Sull’asfalto sono stati rinvenuti alcuni frammenti di plastica compatibili con il faro di una vettura e nessun segno di frenata. Quando dopo qualche ora, l’automobilista è stato individuato dai carabinieri grazie alle telecamere di sorveglianza del comune di Bagno a Ripoli e Firenze, è stato sottoposto a fermo.

Il giovane, difeso dall’avvocato Umberto Schiavotti, ha detto di non aver visto nessuno, ma di aver sentito un colpo sulla vettura immaginando fosse un animale. La sua auto secondo quanto emerso, aveva il faro anteriore destro rotto e il parabrezza danneggiato.

“La velocità tenuta dall’indagato alla guida del veicolo – scrive il gip nell’ordinanza – non era regolata in modo che avuto riguardo alle circostanze di luce, tenuto conto dell’orario notturno, fosse evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone”.

Inoltre, il conducente “non si è rivelato in grado di arrestare il proprio veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità di fronte a un ostacolo prevedibile come un pedone che attraversa la strada sull’attraversamento pedonale”. Per aiutare la famiglia del sessantaduenne, il Comune di Bagno a Ripoli ha aperto un conto corrente bancario avviando una raccolta fondi. La vittima lascia moglie e un figlio di otto anni.

Questi gli estremi per effettuare una donazione sul conto aperto presso BCC Banco Fiorentino/filiale Antella IBAN: IT 81 R 08325 37721 000000216779. Intestatario: Comune di Bagno a Ripoli. Causale: Contributo in favore della famiglia di Eloy.

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