Si apre l’ultimo mese della Stagione con il ritorno di Donato Renzetti, già direttore stabile dell’ORT. In programma musiche di Wolf-Ferrari e Čajkovskij. Con lui la giovane violinista Francesca Dego. Il concerto debutta mercoledì 2 maggio al Teatro Politeama di Poggibonsi, e replica al Verdi di Firenze giovedì 3 maggio.
L’ORT apre il mese di maggio con un grande ritorno: guida infatti la nuova produzione Donato Renzetti, oggi tra le bacchette italiane più stimate al mondo, artista affezionato all’Orchestra della Toscana, nonché suo direttore stabile dalla metà degli anni Ottanta fino al 1992.
Una carriera colma di successi e meriti artistici la sua, dove alterna concerti e lezioni (dal 1987 tiene corsi di direzione d’orchestra all’Accademia Musicale Pescarese, da cui sono usciti artisti come Gianandrea Noseda e Michele Mariotti). Dopo aver collezionato una lunga lista di registrazioni di Schubert, Mozart, Cajkovskij, Mayr e Cherubini – per le etichette Philips, Frequenz, Fonit Cetra, Nuova Era e Dynamic – oltre a gran parte del repertorio operistico, nel 2015 ha ideato e avviato l’importante progetto “Rossini in viaggio” con la Filarmonica Gioachino Rossini, presentato con grande successo in Italia e all’estero. Nell’ambito di questo progetto ha anche registrato tutte le ouverture di Rossini distribuite dall’etichetta DECCA a partire dallo scorso mese.
Protagonista insieme al direttore abruzzese anche Francesca Dego (uscita dalla scuola di Salvatore Accardo e in questo momento tra le violiniste italiane più affermate). Nuovo disco anche per lei, uscito a ottobre per Deutsche Grammophon. Contiene due capolavori della musica italiana e conferma l’amore della violinista milanese per i repertori meno frequentati: il Concerto n.1 di Paganini e il Concerto per violino e orchestra op.26 di Ermanno Wolf-Ferrari, proposto in questa produzione. Il Concerto, di rarissimo ascolto, fu scritto dal compositore italo-tedesco negli anni Quaranta e dedicato espressamente a Guila Bustabo, un’acclamata violinista americana, molto affermata all’epoca per la quale Wolf-Ferrari si era infatuato: un’attrazione platonica mista a una sincera ammirazione per quel talento che trovo sfogo artistico in quel concerto «scritto per lei, e solo per lei», che si mostra tenero e appassionato, arguto e trasparente.
Nella seconda parte del concerto, Renzetti si fa unico esecutore alla guida dell’orchestra nella Sinfonia n.1 di Cajkovskij, intitolata Sogni d’inverno. Concepita tra il 1866 e il 1874, da un Cajkovskij poco più che ventenne, la sinfonia fu scritta sotto l’impressione del viaggio del compositore sul lago Ladoga e sull’isola di Valaam. È impregnata di autentico spirito russo, e preannuncia quello che sarà il carattere del sinfonismo čajkovskiano .Ogni movimento ha l’efficacia descrittiva di un dipinto: il primo raffigura un viaggio effettuato tra distese nevose, su cui nelle notti calme si riflette la luce delle stelle, il secondo mostra il lato lugubre del paesaggio, il terzo pare un valzer di pattinatori, l’ultimo cita canzoni popolari.
Mercoledì 2 maggio 2018 | Poggibonsi, Teatro Politeama ore 21.00 giovedì 3 maggio 2018 | Firenze, Teatro Verdi ore 21.00
Donato Renzetti direttore Francesca Dego violino
WOLF-FERRARI Concerto per violino e orchestra op.26 ČAJKOVSKIJ Sinfonia n.1 op.13 Sogni d’inverno