Pasqua di turisti in Toscana, che già prima delle feste sono tornati ad aggirarsi, numerosi, per le città d’arte della regione.
Sono 550 mila i pernottamenti stimati per i giorni di Pasqua nelle strutture ricettive di tutta la Toscana: turisti ancora per lo più italiani (77,2 per cento delle presenze) ma con 125 mila pernottamenti comunque di stranieri attesi, in gran parte europei – come del resto è stato nel 2021 – con il ritorno però degli statunitensi. Questi alcuni dei dati presentati oggi dalla Toscana e da Irpet.
Tra le strutture intervistate, una su dieci dichiara la crescita degli americani: in aumento anche tedeschi, francesi, svizzeri e britannici. Turisti sopra la media regionale nelle città e nei centri d’arte (76,1 per cento di tasso di occupazione dei posti letto), le più penalizzate nei due anni di pandemia, e nelle località termali (72,9 per cento), turisti più in albergo (72,7 per cento) che nell’extraalberghiero (62,8 per cento). Ma i flussi non sono trascurabili neppure in collina e campagna (63,7 per cento) e sulla costa (60,3 per cento). In montagna è occupato quasi un posto su due (45,8 per cento).
Non ci sarà magari per Pasqua ancora il ‘tutto esaurito’; ma, nonostante l’incertezza dello scenario internazionale, l’occupazione media delle strutture dovrebbe attestarsi nella regione al 68,2 per cento e in alcune aree e in alcuni giorni avvicinarsi e raggiungere pure l’80 per cento.
I dati sono quelli di Toscana Promozione Turistica, raccolti da Irpet, l’istituto regionale per la programmazione economica. Numeri incoraggianti, che trovano conferma nell’analisi del ‘sentiment’, ovvero delle opinioni e delle aspettive di un campione di operatori, effettuata dal Centro Studi turistici e che evidentzia una decisa ripresa di viaggi e soggiorni.
Cultura e turismo sono ripartiti e sono tornati sulle prime pagine dei giornali” sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani, forte dell’evidenza ma anche dei primi numeri degli operatori.
In podcast l’intervista al Governatore della Toscana Eugenio Giani, a cura di Lorenzo Braccini.