Firenze, al Duomo tornano visibili, dopo il restauro, i due affreschi che rappresentano i leggendari condottieri Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino di Paolo Uccello e Andrea del Castagno.
Dal 17 dicembre i ponteggi del cantiere di restauro spariranno e sarà finalmente possibile per i visitatori della Cattedrale vedere le due opere di Paolo Uccello e Andrea del Castagno. Il recupero, presentato oggi, è iniziato a fine maggio 2022, commissionato e diretto dall’Opera di Santa Maria del Fiore e reso possibile grazie ad American Express.
Il primo restauro dei due affreschi, ad opera del pittore Lorenzo di Credi che realizzò al contempo anche la cornice ‘a candelabre’ sull’affresco di Paolo Uccello, risale al 1524. Successivamente i due capolavori hanno subito nel corso dei secoli altri numerosi restauri che li hanno segnati in maniera indelebile. Quest’anno si è deciso di intervenire di nuovo perché, pur essendo lo stato di conservazione abbastanza buono, erano trascorsi più di 20 anni dal precedente restauro e la superficie pittorica appariva offuscata da una patina scura uniforme.
L’intervento di restauro odierno ha, quindi, avuto un carattere preventivo e conservativo. Per eliminare la polvere più superficiale si è intervenuti con una spolveratura con pennelli morbidi su tutta la pittura, mentre quella più profonda è stata rimossa con una leggera pulitura a tampone con ovatta di cotone idrofilo e acqua deionizzata e carta giapponese interposta. Infine, è stato effettuato un puntuale ritocco pittorico, a velature tonali, nelle lacune tramite l’impiego di pigmenti naturali. “I condottieri di Paolo Uccello e Andrea del Castagno – ha spiegato Sergio Givone, vice presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore – hanno per Firenze un particolare valore simbolico. Questo conferisce al restauro un alto valore non solo artistico, ma anche civile e culturale“.