Lo ha rivelato l’assessora regionale al welfare Serena Spinell. L’assessora ha evidenziato come la Regione Toscana per il 2025 abbia stanziato 225 milioni di euro per le quote sanitarie, risorse attinte dal fondo sanitario regionale, ricordando che “a inizio legislatura partivamo da 209 milioni”.
Si sta verificando un aumento significativo delle richieste di inserimento in Rsa dopo la fase pandemica. Il numero di persone in lista di attesa in tutta la Toscana è di circa 1800, con una presenza importante nelle Usl Toscana Centro e Nord ovest rispetto alla Toscana Sud est”. Così l’assessora regionale al welfare Serena Spinelli rispondendo in Consiglio regionale all’interrogazione del consigliere Andrea Ulmi (Gruppo Misto-Merito e Lealtà) in merito alla gestione dei posti in convenzione nelle residenze sanitarie assistenziali della toscana da parte della Regione.
L’assessora ha evidenziato come la Regione Toscana per il 2025 abbia stanziato 225 milioni di euro per le quote sanitarie, risorse attinte dal fondo sanitario regionale, ricordando che “a inizio legislatura partivamo da 209 milioni”.
Spinelli ha ricordato anche come “le liste di priorità siano gestite dagli ambiti socio sanitari e non possono essere graduatorie di natura fissa: esse tendono a muoversi perché le condizioni di gravità, di emergenza, di urgenza, valutate dall’équipe multidisciplinare, possono determinare un inserimento in posizioni più alte sulla base di un regolamento che non tiene conto solo del tempo di attesa”.
In merito alla domanda specifica dell’interrogazione che chiedeva “come mai molti pazienti malati di Alzheimer che soggiornano da mesi nelle Rsa della Toscana non ricevono ancora la copertura dell’intera retta”, Spinelli, citando l’ordinanza 26943 della Cassazione civile, ha spiegato che “non esiste un automatismo per cui chi è affetto da decadimento cognitivo ha diritto a un ricovero gratuito in Rsa”.
Ulmi si è detto “non soddisfatto”. “Le risposte avute sono generiche. Al di là del dato delle 1800 persone in lista di attesa, non sono stati forniti numeri e non si sa quanti posti sono vacanti”.