Lun 30 Dic 2024
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ToscanaCronacaToscana: 170 medici assunti per l'emergenza sanità

Toscana: 170 medici assunti per l’emergenza sanità

Lo ha annunciato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana incontrando i medici profesisonisti.  Che accusa: ho  “il sospetto che a me viene è che si voglia privatizzare il servizio sanitario”.

“Da lunedì prossimo 170 giovani medici laureati entrano in servizio nel settore dell’emergenza in Toscana, sia sui 118 che nei pronto soccorso“. Lo ha annunciato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, il quale oggi ha incontrato insieme all’assessore alla salute Stefania Saccardi i medici professionisti che hanno superato le selezioni per prendere servizio. In Toscana “i giovani medici ci sono, è inutile ricorrere a iniziative come assunzioni da fuori”, ha aggiunto Rossi. “Questa iniziativa – ha proseguito – non ne esclude altre che sono ad esempio, come è stato chiesto, le assunzioni anticipate degli specializzandi, tenendo presente però che gli specializzandi già operano dentro le strutture, quindi non è personale che si aggiunge. Non vediamo questa iniziativa in sostituzione di nessun’altra: è un’iniziativa aggiuntiva perché ai cittadini sia garantito un certo livello di servizi“. Rossi ha spiegato che “abbiamo deciso di farci carico di finanziare le specializzazioni di cui abbiamo bisogno, pertanto questi giovani potranno partecipare a corsi di specializzazione, e accedere a una formazione che li porterà a essere specializzati e poi assunti”.

“E’ uno scandalo che da 5 anni a questa parte non si sia provveduto a una programmazione adeguata” da parte del governo nazionale sulle specializzazioni mediche, e “il sospetto che a me viene è che si voglia privatizzare il servizio sanitario” ha aggiunto Rossi.  “Noi reagiamo con una proposta di sistema – ha aggiunto – giovani medici che ci sono, laureati, li prendiamo, li assumiamo, li mettiamo a lavorare per quello che sanno fare, e piano piano si formeranno in una prospettiva di soluzione di sistema. Il problema c’era anche prima di Quota 100”. Per il governatore toscano “oltre ai miliardi occorre anche una politica che al momento non vediamo: anche le affermazioni della ministra ci sembrano generiche, improntate a buona volontà, ma non in grado di aggredire fino in fondo il tema e risolverlo. La Toscana lo può fare grazie al nostro impegno, alle nostre scelte politiche, e a un servizio sanitario fatto da persone che vivono ancora i valori del servizio pubblico, della sanità pubblica”

“Dal Governo Monti in poi qualcuno ha deciso di tagliare le borse di studio per gli specializzandi, come si volesse dismettere il servizio pubblico o appaltarlo ai privati”, ha concluso Rossi.