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Toscana: a settembre ‘nidi gratis’ per oltre 12mila bambini fino a 3 anni

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Saranno 12.114 le bambine e i bambini toscani fino a 3 anni che da settembre frequenteranno gratuitamente i 780 nidi d’infanzia che hanno aderito all’iniziativa: “‘Nidi Gratis’ rappresenta un cambiamento epocale nelle politiche educative della nostra Regione e una politica unica a livello nazionale”

Saranno 12.114 le bambine e i bambini toscani fino a 3 anni che da settembre frequenteranno gratuitamente i 780 nidi d’infanzia che hanno aderito all’iniziativa: questo l’esito del primo bando “Nidi Gratis”, la misura pensata dalla Toscana per allargare l’accesso ai servizi per l’infanzia fruibile dalle famiglie con un Isee inferiore a 35mila euro.

‘Nidi Gratis’ si configura come un’operazione da 29 milioni e 383 mila euro, resa possibile grazie a risorse regionali e del nuovo settennato del Fondo Sociale Europeo, e si attua con le seguenti modalità: il contributo della Regione integra il bonus nidi erogato dall’Inps, concesso a rimborso, per ridurre la quota delle rette a carico delle famiglie. Attraverso i Comuni che erogano le risorse verso i nidi, la Regione riconosce direttamente la quota che eccede il rimborso Inps (272,72 euro per Isee fino a 25 mila euro e 227,27 per Isee fino a 35 mila), praticando così una sorta di “sconto” fino a concorrere all’intero ammontare di una retta mensile massima di 800 euro. Ciascuna famiglia beneficia dello sconto fino ad un massimo di 5.800 euro per 11 mesi.

Ma, precisa il presidente, “ora contiamo di riaprire il bando da settembre stanziando altri 10,6 milioni di euro, consentendo di far scattare la gratuità per i beneficiari di questo secondo bando già da novembre”.

Secondo Giani: “Siamo di fronte a elevatissimi livelli di adesione, segno che questa misura, fortemente voluta sin dall’avvio della legislatura, era attesa dalle famiglie”. ‘Nidi Gratis’ rappresenta un cambiamento epocale nelle politiche educative della nostra Regione e una politica unica a livello nazionale”.
Agisce prima di tutto sulle bambine e i bambini e sul loro sviluppo, continua il presidente Giani, “consentendo loro, grazie alla frequenza di nidi di qualità quali quelli toscani, di fare esperienze educative che avranno un impatto positivo sulla loro crescita e sul loro successivo percorso educativo e scolastico”.

In aggiunta, conclude, “Nidi Gratis agisce sulla parità di genere e connota ulteriormente il nostro welfare nella direzione dell’equità. Siamo orgogliosi che la Commissione Europea abbia inserito il nostro intervento a tra le buone pratiche realizzate grazie al Fondo sociale”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il commento dell’assessora Nardini, secondo la quale “con la misura ‘Nidi Gratis’ vogliamo garantire che il nido sia un diritto per tutte le bambine e per tutti i bambini toscani, e non solo per quelli che nascono in una famiglia che può permetterselo. Il compito delle istituzioni è quello di garantire ad ogni bambina ed ogni bambino pari opportunità, garantire che i percorsi di educazione e istruzione siano un diritto di tutte e tutti perché rappresentano una leva di emancipazione sociale”.

Prima di tutto, continua l’assessora, “voglio sottolineare la valenza educativa e pedagogica di questa scelta: investire sui nidi significa prevenire dispersione e abbandono scolastico successivi, sostenere il successo formativo, contrastare povertà e disuguaglianze educative. Inoltre, in una società purtroppo ancora patriarcale come la nostra, dove il tempo di cura non è equamente distribuito all’interno della coppia, gli investimenti sui servizi per l’infanzia impediscono che una donna si trovi a scegliere tra diventare madre, se lo desidera, e tornare a lavoro, che una donna sia costretta a rinunciare alla propria carriera lavorativa, rappresentano quindi anche uno strumento a sostegno dell’occupazione femminile”.

Al bando dello scorso maggio avevano partecipato 14393 nuclei familiari, delle quali 2279 quelle non accolte: 1376 per mancanza di requisiti (retta inferiore a bonus Inps e/o Isee inferiore a 35.000 euro; residenza fuori Toscana; rinuncia), 382 per errori non sanati nella presentazione delle domande e 521 per mancata disponibilità del posto al nido prescelto o assenza di titolarità alla frequenza di un nido privato.

 

 

 

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