In Italia il 2021 ha evidenziato un leggero aumento di richieste di autorizzazioni per adozioni rispetto all’anno precedente, nonostante il perdurare della pandemia. Tre le regioni con il maggior numero di richieste: Molise, Basilicata e Toscana.
Secondo i dati emersi dal rapporto ‘Le adozioni in Toscana negli anni della pandemia da Covid’ curato dall’Istituto degli Innocenti di Firenze, nel 2021 in Toscana 12,2 coppie coniugate fra i 30 e i 59 anni ogni 100mila residenti hanno inoltrato la richiesta di autorizzazione per adozioni. Un’incidenza superata solo da Molise e Basilicata.
Il documento, presentato durante il seminario ‘Prendersi cura dell’adozione in Toscana: dai dati alle prospettive per il futuro’ nella sede della Regione Toscana a Firenze, sottolinea l’aumento di richieste al tribunale. Infatti, nel 2021 le coppie richiedenti adozione al tribunale per i minorenni di Firenze sono state 431, più delle 350 registrate nel 2020 in piena pandemia, ma sostanzialmente in linea con i dati del 2019 (436) che avevano rappresentato il minimo storico dal 1999.
Per quanto riguarda le adozioni internazionali, per il secondo anno consecutivo, in Toscana rimangono sotto le cento annue: nel 2021 sono state 91, il minimo storico mai toccato, escludendo l’anno di pandemia. Il 17,1% dei minori adottati proviene dall’Ungheria, l’11,0% dalla Colombia, l’8,5% da Haiti e l’8,3 dall’India. Tutti gli altri Paesi di provenienza si collocano sotto la soglia del 5%, incluse Ucraina e Federazione Russa.
Questo tendenza delle adozioni internazionali probabilmente è dovuta all’allungamento dei tempi burocratici. Infatti, con l’emergenza sanitaria si sono ulteriormente dilatati anche i tempi che intercorrono fra la domanda di adozione internazionale e quella dell’ingresso in Italia: nel 2020 occorrevano 46,7 mesi (3,8 anni), nel 2021 51,7 (4,3 anni). Più alta anche l’età media delle coppie alla presentazione della domanda di disponibilità: 43,1 anni per gli uomini e 41,5 per le donne.