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Toscana capace di spendere i fondi europei, nuovo premio per Sviluppo Rurale

La Commissione Europea ha premiato per la seconda volta in tre settimane la Regione Toscana con 57 milioni di euro per la sua buona performance di spesa e per l’aver superato gli obiettivi intermedi del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) FEASR 2014-2020. Solo tre settimane fa, infatti, la Regione aveva ottenuto altri 44 milioni di euro extra per i risultati ottenuti dal Fondo Sociale Europeo (POR FSE) 2014-2020.

Il Programma di Sviluppo Rurale sostiene l’innovazione e la competitività del settore agricolo e forestale, migliora l’ambiente, le aree rurali, la qualità della vita e la diversificazione dell’economia rurale. Al 31 maggio 2019 il Programma ha già impegnato quasi il 70% e pagato oltre il 33% delle risorse programmate per gli interventi. La valorizzazione di giovani e donne, in particolare sulla diversificazione delle attività delle aziende agricole, caratterizza positivamente gli interventi del PSR.

L’importante risultato è stato ufficializzato oggi a Firenze in occasione del Comitato di Sorveglianza, alla presenza del rappresentante della Commissione Europea che ha giudicato positivamente l’andamento generale del Programma, sottolineandone in particolare l’attenzione all’approccio partecipativo, al sistema di monitoraggio e alla comunicazione.

“Con questo risultato la Toscana si conferma saldamente nel gruppo di testa fra le Regioni italiane per capacità di spesa dei fondi europei”, ha detto il presidente Enrico Rossi, commentando la buona notizia per l’economia toscana. “Ancora una volta abbiamo dimostrato la qualità dei nostri interventi a sostegno delle imprese. L’avere più risorse ci consente di allargare la platea dei beneficiari e dare forza così ad altri progetti meritori che permetteranno al sistema di compiere un ulteriore salto di qualità”.

Rossi ha poi terminato rivolgendo l’attenzione verso il buon lavoro compiuto dalla pubblica amministrazione regionale: “Quando si viene premiati dall’Unione Europea significa che l’attività di coordinamento e di monitoraggio prodotta è di qualità, e di questo voglio rendere merito a lle tante persone che nel tempo hanno saputo ascoltare i bisogni delle imprese più meritevoli e allo stesso tempo valorizzare il prezioso compito affidato al settore pubblico”.

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