Mirko Lami, segretario Cgil Toscana con delega al mercato del lavoro: “Paradossale che navigator, precari, dovranno individuare e proporre percorsi di lavoro ad altri precari”.
“Fin dal primo momento la Cgil Toscana ha considerato paradossale che siano i cosiddetti navigator, assunti a tempo determinato, precari insomma, ad individuare prima e a proporre poi percorsi di lavoro ad altri precari. Ed è anche per questo che saluta positivamente la decisione, annunciata dal presidente Rossi, della Giunta toscana di ricorrere alla Corte costituzionale”. Lo afferma Mirko Lami, segretario Cgil Toscana con delega al mercato del lavoro, in merito al ricorso presentato dalla Regione.
Lami definisce, in una nota, “inaccettabile, per Cgil Toscana, anche la richiesta fatta dal Governo alla Regioni di procedere all’assunzione non con pubblici regolari concorsi, ma attraverso selezioni a test. I centri per l’impiego sono da sempre centrali per l’avviamento al lavoro e per le politiche attive, e ora lo saranno per il reddito di cittadinanza, hanno bisogno di personale altamente qualificato e stabile”.
“Ultimo non ultimo – conclude Lami – il Governo è da censurare per le mancate disposizioni sul personale dell’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro (Anpal) che ha alle sue dipendenze 654 precari, molti di loro da oltre dieci anni”.