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Toscana chiude bilancio con disavanzo di 1,2 miliardi, approvato assestamento ’24-’26

Consiglio regionale della Toscana

Toscana – Il bilancio 2023 della Regione presenta un saldo finanziario positivo tra entrate ed uscite di 977,89 milioni, in aumento rispetto al 2022 (533,95 milioni), ma considerando alcune voci di incidenza negativa si chiude con un disavanzo pari a 1,2 miliardi, di cui 524,58 milioni rappresentano il Fondo anticipazioni di liquidità e 632,6 milioni corrispondono al disavanzo determinato dal debito autorizzato e non contratto.

Sono alcune delle principali voci del rendiconto generale 2023 approvato a maggioranza dal Consiglio regionale con 24 voti favorevoli (Pd e Iv) e 13 voti contrari (Fdi, Lega, Fi, M5s e gruppo Misto). Rispetto al testo originario, spiega una nota, si è reso necessario accantonare dal risultato di amministrazione 35,09 milioni per recepire le indicazioni della sezione di controllo della Corte dei Conti.

Nel 2023 le somme accertate derivanti dall’attività di contrasto all’evasione fiscale ammontano a 251,5 milioni, mentre sono stati incassati 159,10 milioni, in aumento rispetto ai 142,7 del 2022. Nel merito delle entrate è da rilevare l’aumento di quelle regionali di 454 milioni rispetto al 2022, con una diminuzione dell’Irap da 1829 a 1784 (-44 milioni), mentre l’addizionale Irpef passa da 724 a 914 (+189), e le tasse automobilistiche da 427 a 433. Sul fronte delle spese si registra un aumento di circa un miliardo rispetto al 2022. Illustrando l’atto, il consigliere regionale Pd, Andrea Pieroni ha ricordato come nel 2023 siano “state trasferite al bilancio della sanità risorse straordinarie per oltre 175 milioni e nel corso di questo anno alla cassa sanitaria sono stati riversati già 152 milioni, a testimonianza del fatto che il pur lieve incremento del fondo sanitario nazionale non sia più sufficiente a coprire l’aumento dei costi del servizio sanitario”.

Sulle partecipate societarie, ha aggiunto, “33, di cui 18 partecipazioni dirette e 15 indirette; i percorsi di razionalizzazione e di liquidazione in atto determinano inevitabilmente una riduzione del valore di tali partecipazioni, che si concentra prevalentemente su due società: Fidi Toscana e Terme di Montecatini, mentre Sviluppo Toscana aumenta in valore”.

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza l’assestamento al bilancio finanziario 2024-2026 che rappresenta “una presa d’atto dei risultati emersi alla chiusura dell’esercizio 2023, riflettendo la situazione finanziaria al 31 dicembre 2023 e adeguando i dati del bilancio in corso di gestione alle necessità attuali”. E’ quanto ha spiegato Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente della commissione affari istituzionali, programmazione e bilancio illustrando l’atto in aula.

Nel dettaglio, si spiega in una nota del Consiglio regionale, vengono rideterminate, in base alle risultanze definitive del rendiconto 2023, i valori iscritti fino a oggi in bilancio di previsione per importi presunti e in particolare quelli relativi al risultato di amministrazione 2023 relativi alla componente di debito autorizzato e non contratto. A questo si aggiunge l’applicazione in bilancio 2024 delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione 2023 a fronte di richieste da parte delle direzioni o per effetto di obblighi di legge. Le quote accantonate e quelle vincolate ammontano complessivamente a 240 milioni a cui si aggiungono gli slittamenti che valgono circa 260 milioni. “Si tratta di un documento strettamente collegato agli esiti del rendiconto generale 2023 – ha aggiunto Bugliani – che ha ricevuto il giudizio di parificazione dalla Corte dei Conti. Questo documento riflette la nostra capacità di gestione finanziaria trasparente e responsabile. Le operazioni di accantonamento e vincolo, nonché la gestione degli slittamenti, dimostrano il nostro impegno nel garantire una solida stabilità economica e nel rispondere prontamente alle necessità della nostra regione. È un passo significativo per garantire servizi efficienti, qualità delle strutture e vivibilità dei territori ai cittadini toscani”.

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