Negli ultimi cinque anni, in Toscana, la popolazione tra i 3 e i 36 mesi è diminuita passando dagli 86.178 bambini del 2011/12, ai 76.196 del 2016/17; di pari passo si è registrata la diminuzione dei servizi educativi, passati nello stesso periodo da 1.037 a 985.
Questo è quanto emerge dallo studio ‘Uno sguardo sui servizi educativi’, presentato in Regione dall’assessore all’Istruzione Cristina Grieco e realizzato dall’Osservatorio regionale educazione e istruzione.
Bene il dato regionale per la presa in carico dei bambini in età da nido, pari al 36,8% e superiore all’obiettivo del 33% previsto dall’agenda di Lisbona, peraltro raggiunto da appena dieci Paesi in Europa, e superiore alla media italiana. In Toscana la tipologia prevalente è quella del nido, soprattutto privato, pari al 43,3%, anche se il maggior numero di posti è assicurato dai nidi pubblici (50,4%).
A presentare lo studio, con l’assessore Grieco, dirigenti e funzionari della Regione, ricercatori e studiosi dell’Istituto degli Innocenti e del Gruppo nazionale Nidi e infanzia. “Uno strumento – ha detto Grieco – che contribuisce a fare della Toscana una Regione all’avanguardia sui servizi educativi della prima infanzia, offrendo informazioni sul dettaglio territoriale dei nidi ma anche rendendole visualizzabili in modalità interattiva attraverso mappe e grafici per assicurare una lettura immediata ed efficace della situazione”.
“Il nostro intendimento – ha concluso l’assessore – è aumentare le percentuali dei bambini che frequentano i servizi mantenendone alta la qualità grazie a un sistema di governance che funzione e che, in Toscana, coinvolge i territori.