Lun 23 Dic 2024
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ToscanaPolitica"Toscana Diffusa", l'obiettivo di Eugenio Giani come Presidente

“Toscana Diffusa”, l’obiettivo di Eugenio Giani come Presidente

?San Miniato, in provincia di Pisa, con una conferenza-stampa/evento, durante la quale è stata realizzata una ricercata diretta Facebook, con tanto di regista e tre telecamere, nella quale si vede il candidato alla presidenza della Regione Toscana, Eugenio Giani, giganteggiare sul panorama della Toscana, in giacca e cravatta, incurante del freddo particolare reso visivamente palese dall’abbigliamento degli altri intervenuti, e con la parola d’ordine “Toscana Diffusa”, è partita ufficialmente la campagna elettorale per la presidenza della Regione Toscana per il centrosinistra.

“L’obiettivo della prossima consigliatura regionale, l’undicesima, è quello di valorizzare la “Toscana Diffusa”, che è bellissima per la pluralità che offre – ha esordito Giani – Troppo stesso si è parlato di una Toscana a due velocità. Invece vogliamo dare alla Toscana un’unica ed equilibrata marcia. Vogliamo una Toscana che salvaguardi la sua diffusa specificità”.

Per pronunciare il suo discorso Giani ha scelto il punto più alto di San Miniato: la torre della Rocca di Federico. Da questo luogo, ha spiegato, è possibile ammirare 9 delle 10 province della Toscana e questo sito rappresenta una sorta di centro della regione. Giani ha assicurato che ci sarà grande attenzione ai “273 Comuni toscani, e alle loro specificità”, che “sono tante facce di uno stesso diamante”

“Voglio che nella nuova legge che ha costruito il ministro Boccia, la Toscana possa stare fino in fondo nella sfida dell’autonomia differenziata e dare il suo contributo – ha spiegato Giani – Uno sforzo di autonomia, gestione, programmi e obiettivi che concorra a far crescere e valorizzare l’Italia tutta. Investire sulla Toscana significa valorizzare l’Italia – ha aggiunto Giani -. Su materie come cultura, energia, infrastrutture, economia, dobbiamo dare il nostro contributo che vada a tutta l’Italia”.

“Questa settimana avrò un incontro con la sinistra per chiudere il programma elettorale. Posso intanto dire che la vicepresidente sarà sicuramente una donna, che dovrà avere una spiccata sensibilità e spessore relativamente alla transizione ecologica. Per la superstrada Firenze-Pisa-Livorno escluderei tout court il pedaggio – ha precisato Giani illustrando i punti del suo programma – Dovremo però trovare delle formule gestionali per motivare degli interventi volti a portare a dei lotti di cantiere per la messa in sicurezza della strada oltre alla realizzazione di tratti di terza corsia. Mettere la strada a pagamento – prosegue – cambierebbe l’attuale volto del pendolarismo. Punterei alla salvaguardia della gratuità per i residenti nei comuni adiacenti e farei una verifica su azioni per portare del gettito tramite il transito dei mezzi estranei a questi territori”

“Uno dei miei obiettivi di programma sarà il rispetto entro il 2030 degli accordi di Parigi per la riduzione della produzione energetica tramite la combustione fossile. Oggi la Toscana è al 50% di fabbisogno da fonti alternative – ha proseguito con i punti del programma Toscana Diffusa – con la geotermia al 30% a cui si uniscono idroelettrico, eolico e fotovoltaico. Dobbiamo incentivare la creazione di un circuito virtuoso e spostare la mobilità cittadina sul trasporto elettrico”.

“Io vedo un centrodestra in grande difficoltà in Toscana, senza candidato né programma. La mia è nient’altro che una constatazione oggettiva – ha detto Giani rispondendo ad una domanda sulle eventuali preoccupazioni destate dalla lista di centrodestra – Non è mai maturata in Toscana una classe dirigente propria del centrodestra, invece rivendico quella del centrosinistra. Lo si è visto alle elezioni del 26 maggio 2019 dove nei comuni c’è stato altro risultato rispetto alle Europee. Alle Regionali non puoi permetterti di non avere un candidato a 125 giorni dalle elezioni, che deve dialogare con 273 comuni, identificare un programma e dare soluzioni puntuali per i territori. E sono convinto – ha aggiunto – che Matteo Salvini non assicurerà in Toscana la stessa presenza come in Emilia Romagna”.

“Per la costa l’intervento principale per Livorno sarà quello alla Darsena Europa. Abbiamo fatto molto finora anche per Piombino, in cui lavoreremo affinché la cantieristica si adatti ai lavori di modifica di assetto del porto. Per Piombino sarà importante il collegamento diretto tramite la strada 398 – ha proseguito esponendo i punti del suo programma elettorale – e al contempo uno dei cardini importanti di mandato sarà la Tirrenica, una 4 corsie che deve essere quello che era stato la consolare Aurelia per gli antichi Romani”

“Sulla sanità faremo un check up nei primi sei mesi di mandato, poi tradurremo le istanze raccolte dai territori in una riforma. Il filo conduttore sarà il rapporto con chi vive in Toscana e le logiche dei collegamenti presenti sul territorio. Per esempio l’area del distretto di Arezzo è troppo ampia e difficilmente gestibile al momento. Dovremo concentrarsi sulla valorizzazione di ospedali diffusi accanto alle grandi aziende ospedaliere. I piccoli nosocomi dovranno ritrovare la loro identità, nel quadro di una popolazione che invecchia sempre di più”.

“Se le 18 forze politiche che hanno sottoscritto la mia candidatura non si concentreranno in un numero minore di liste svolgerò volentieri la funzione di mediatore per accorparle – ha detto Eugenio Giani rispondendo alla domanda su un’eventuale formazione di una ‘Lista Gian’ – allo stato attuale non è prevista: anzi, ce ne sono così tante che l’obiettivo è quello di aggregarle”

“Noi attualmente rivolgiamo un atteggiamento costruttivo verso il Movimento 5 Stelle, non so chi uscirà dalle loro ‘regionarie’ ma al capogruppo Giannarelli ho sempre riconosciuto rispetto e dialogo pur con la diversità di vedute. Cercheremo a livello elettorale di muoversi con rispetto reciproco, può servire anche per un eventuale ballottaggio al secondo turno, ma non è facile – Secondo Giani peraltro – potrebbe capitare che centrodestra e centrosinistra superino il 40%” e quindi si prefigurerebbe un secondo turno dove l’elettorato M5s potrà avere un ruolo importante”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il candidato alla presidenza della Regione Toscana, Eugenio Giani: