Non solo Livorno e Prato, ma anche Piombino, Pontedera, Colle Val D’Elsa, Figline e Borgo San Lorenzo: domenica prossima più di mezzo milione di Toscani saranno nuovamente chiamati alle urne per il turno di ballottaggio. Ed è proprio dall’ex città mineraria che potrebbe arrivare la sconfitta più cocente per il centro sinistra
Oltre ai due capoluoghi, Livorno e Prato, domenica si vota pe i ballottaggi in 2 Comuni della provincia di Arezzo (Cortona e San Giovanni Valdarno), 3 in quella di Firenze ( Borgo San Lorenzo, Figline Incisa Valdarno, Signa), 6 in quella di Livorno (Capoliveri, Cecina, Collesalvetti, Piombino, Rosignano), 3 in quella di Pisa (Ponsacco, Pontedera, San Miniato), 2 in quella di Pistoia ( Agliana e Monsummano), 1 in quella di Siena (Colle Val d’Elsa) . Si parte dal voto di fine maggio che ha visto il centrosinistra recuperare, in media, nel voto amministrativo una decina di punti percentuali alla Lega che con il 28% aveva trionfato nelle europee, pur manetendo il Pd la palma del partito più votato con il 33% dei consensi.
Si parte col Centrosinistra in vantaggio in 15 dei 17 Comuni al voto per i ballottaggi.
A Livorno, dopo il forfet del sindaco uscente Filippo Nogarin il movimento 5 stelle non è riuscito nemmeno ad arrivare al ballottaggio e così la carica di primo cittadino se la contendono il giornalista di Telegranducato Luca Salvetti ( accreditato del 34,20% al primo turno), e il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Andrea Romiti ( 26,64%). Salvetti ha con sé la lista Casa Livorno, più il Pd, Futuro!, Art. 1- Mdp- Sinistra ecosocialista. Mentre romiti è appoggiato da Lega, Fdi e Fi più la civica Livorno in movimento. Qui la sfida è davvero incerta e molto dipenderà da chi sceglieranno i supporter della vicesindaco uscente e candidata per M5S Setlla Sorgente, che ha solo sforato il ballottaggio con il 16,39% dei consensi, e dove si aquartiererà quel 14% di livornesi che al primo turno ha scelto la sinistra di Marco Bruciati (candidato di Buongiorno Livorno e Potere al popolo), nonché delle altre 4-5 liste di area.
A Prato si affrontano l’uscente primo cittadino Matteo Biffoni, sostenuto da Pd, +Europa, e 3 civiche, che al primo turno non ce l’ha fatta pur raggiungendo il 47,16%, e Daniele Spada ex di Forza Italia oggi senza tessere, voluto dalla Lega, che si è fermato al 35%. Sfida incerta e molto dipenderà da cosa faranno sia i grillini sia gli elettori delle due civiche di destra, Garnier e Milone.
In provincia di Firenze il centrosinistra è in testa a Borgo San Lorenzo con Paolo Omoboni, che al primo turno ha avuto il 44,22% e se la vede con Luca Margheri, fermo 22,48%. Vantaggio anche a Figline Incisa (qui la sfida è tra Giulia Mugnai, 34,41% vs Silvio Pittori, 25,05%) e a Signa (Giampiero Fossi, 47,67% vs Vincenzo De Franco (24,96%).
Vantaggio per il centrodestra invece ad Agliana, in provincia di Pistoia con Luca Benesperi che parte dal 34,61% del primo turno tallonato da Massimo Vannuccini al 28,97%
Ma è a piombino che si gioca la partita simbolicamente più interessante: la candidata del Pd e 2 liste civiche Anna Tempestini è ferma ad un modesto 29,3% conseguito due domeniche fa e se la deve vedere con Francesco Ferrari, avvocato penalista scelto da Lega e Fratelli d’Italia forte del 47% del primo turno. Non sarà facile. Come, di contro, non sarà facile per il centrodestra rovesciare il risultato di Pontedera, dove il centrosinistra è in vantaggio con il 47,2% di Matteo Franconi, cui si oppone Matteo Bagnoli del centrodestra fermo al 38,4.
Vedremo cosa ci diranno le urne.
Intanto che non siano sfide marginali lo dimostra l’attivismo dei leader. Matteo Salvini, sarà di nuovo a Prato giovedì 6, Nicola Zingaretti, era invece ieri a Pontedera, San Miniato, e Piombino.
Rimane da vedere coa faranno gli elettori grillini in tutte queste sfide. Per loro nessun ballottaggio e un interrogativo grosso come una casa: dare una mano all’alleato traballante di Governo, oppure lanciare un segnale ai leader standosene a casa o votando centrosinistra. Tra 5 giorni sapremo