La Carta Geologica dell’Italia Centrale è il risultato di un meticoloso lavoro decennale nato dal coordinamento scientifico tra le regioni Emilia Romagna, Marche, Toscana ed Umbria.
Pubblicata la prima Carta Geologica Interregionale dell’Italia Centrale in scala 1:250.000 frutto di dell’accordo di collaborazione scientifica siglato nel 2014 fra le 4 regioni insieme all’Università di Siena Centro di GeoTecnologie. Il fine dell’accordo era la realizzazione proprio di questa carta con scala 1:250.000, adottando come base topografica quella resa disponibile dall’Istituto Geografico Militare.
La carta unificata va dalla costa tirrenica a quella adriatica, descrivendo per la prima volta, senza soluzione di continuità e con rigore scientifico basati sulle banche dati regionali, i territori di Emilia Romagna, Marche, Toscana ed Umbria. Si superano quindi le precedenti differenze o discontinuità in corrispondenza dei confini amministrativi tra le quattro regioni.
“Si tratta di uno strumento strategico prezioso per la pianificazione e il governo del territorio su scala interregionale che permette un’azione sinergica e coordinata tra le quattro regioni confinanti. La realizzazione di questa Carta – spiega l’assessore al governo del territorio, alle infrastrutture e trasporti Stefano Baccelli – è frutto di un lavoro di squadra molto importante, nell’interesse del territorio.”
“Vede infatti – ha continuato l’assessore – le Regioni impegnate ad operare in modo efficace sul fronte della mitigazione dei rischi e per una corretta pianificazione territoriale. E quindi ecco l’impegno per la costruzione di banche dati (topografiche, geologiche, geomorfologiche, ambientali, ecc.). Le Regioni- aggiunge Baccelli- avvertono sempre di più l‘esigenza di un confronto e di un raccordo interregionale, anche per supportare i propri Comuni con basi informative sempre più adeguate alle sfide che il consumo di suolo, il dissesto idrogeologico, il cambiamento climatico e le altre sollecitazioni ambientali propongono alla pianificazione ed alla gestione del territorio”.