Fadoi, si spiega in una nota, stima che in Toscana le giornate di ricovero inappropriate, anche a causa di tali motivi, siano circa 625.000 per una spesa extra di circa 445 milioni di euro.
Gli anziani toscani ricoverati restano in ospedale perché non hanno nessun familiare, o badante, in grado di assisterli in casa ma anche perché non ci sono strutture intermedie sul territorio e molti non hanno la possibilità di entrare in una Rsa per le rette troppo costose. in pratica, due ricoverati ultra 70enni su tre in Toscana passano in ospedale dai cinque ai sette giorni oltre il dovuto e un altro 25% allunga le degenza oltre i sette giorni rispetto a quella che dovrebbe essere la data di dimissioni perché nessuno li può assistere a casa e mancano le strutture di cure intermedie.
E’ quanto emerge da un’indagine di Fadoi, la società scientifica di medicina interna, condotta su 98 strutture ospedaliere sparse lungo tutta Italia. In buona sostanza, viene rilevato un mix tra deficit di assistenza sociale e di mancata presa in carico da parte di servizi e strutture sanitarie territoriali. Una volta dimessi i pazienti ultraottantenni nel 60% dei casi vanno in un’altra struttura assistenziale intermedia.
“Tutti i tentativi fatti negli ultimi anni per creare un rapporto tra ospedale e territorio non sono andati a buon fine – commenta il presidente della Fadoi Toscana, Massimo Alessandri – Vi è un cattivo funzionamento delle strutture intermedie, laddove presenti, e permane ancora una visione ospedalo-centrica. A ciò si accompagna l’invecchiamento generale della popolazione e una scarsa dotazione di posti nelle strutture intermedie o nelle Rsa”.