La Giunta regionale della Toscana ha stabilito una ridefinizione dei parametri di verifica dell’affidabilità economica delle imprese per l’accesso ai bandi regionali per il finanziamento degli investimenti. Le imprese sono chiamate a dimostrare, oltre al rispetto dei requisiti di carattere generale previsti dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale di riferimento per l’accesso ai finanziamenti, anche il possesso di requisiti di affidabilità economico-finanziaria in rapporto alla dimensione finanziaria del progetto presentato.
“Al fine di incentivare le imprese economicamente e finanziariamente affidabili in grado di tutelare oltre che l’interesse privato anche quello pubblico – spiega l’assessore toscano alle attività produttive Stefano Ciuoffo – posto alla base della concessione del contributo, abbiamo stabilito nuove modalità per individuare i parametri con i quali verificare il livello di affidabilità economica e finanziaria che tutti i bandi, in modo ordinato e strutturato, ma semplice e ragionato, devono prevedere”.
La decisione specifica per ognuno dei parametri i metodi in base al quale calcolare i rispettivi valori secondo le variabili del caso. “Per meglio cogliere l’obiettivo di valutare in modo selettivo e qualificato i progetti di investimento delle imprese – aggiunge l’assessore – e quindi orientare le risorse pubbliche verso imprese che possano meglio garantire impatti positivi di carattere economico e produttivo, il concetto di affidabilità economico-finanziaria è declinato in tre distinte componenti, in grado di cogliere altrettanti aspetti salienti dell’andamento aziendale.
Il primo è quello dell’adeguatezza patrimoniale, che presuppone quindi una compartecipazione al rischio; il secondo è quello della affidabilità economica, dalla quale si evinca una redditività della gestione caratteristica; e infine l’affidabilità finanziaria, cioè la capacità di copertura finanziaria del progetto. Sottolineo che l’accesso ai bandi è garantito a tutte quelle imprese che dimostrino di rispettare il primo requisito e almeno uno fra il secondo e il terzo”.
“Introduciamo questa importante innovazione ed aggiornamento nel sistema di valutazione dei progetti e delle imprese – conclude Ciuoffo – con l’intento di rendere più efficace il sistema di allocazione degli aiuti”.