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Toscana, inquilini morosi: 10 milioni mai spesi

Gran parte dei fondi statali, destinati alle famiglie a rischio sfratto, non vengono utilizzati dai Comuni Toscani.  Una vera e propria montagna di soldi ( ben 10 milioni di euro), da spendere per la cosiddetta “morosità incolpevole” che invece restano bloccati nel meccanismo Regionale che dal 2014, si occupa di tutelare chi non riesce a pagare l’affitto della propria casa.

Dei quasi 17 milioni arrivati dallo Stato, tra il 2014 e il 2017, nelle casse della Regione Toscana, appena 7 risultano effettivamente erogati. Un paradosso se si pensa che gli sfratti proseguono a folle velocità, al ritmo di 3-4mila l’anno in Toscana. I Comuni di Firenze, Prato, Pistoia, Gorsseto e Siena non distribuiscono nemmeno il 30% dei fondi per i morosi incolpevoli.

Non è la misura in sé a non funzionare, è il meccanismo che si è inceppato. Infatti, dal 2014: aiutare le famiglie che perdono il lavoro a tamponare lo sfratto, dando un assegno al proprietario che li vuole buttare fuori o usare quello stesso assegno per le famiglie per trovare un altro alloggio in affitto, ha migliorato la situazione di molte persone. Ciò che ingolfa il tutto, invece, sono due problemi fondamentali.

Il primo, i proprietari non accettano l’assegno. Ovvero, una volta ottenuto lo sfratto esecutivo, il padrone di casa preferisce buttare fuori l’inquilino piuttosto che prendere i soldi dell’assegno regionale. Il secondo, con quello stesso assegno gli inquilini morosi difficilmente trovano nuovi proprietari disposti a fargli un contratto. E così succede che i Comuni non erogano gran parte dei soldi che hanno disponibili perchè scarseggiano proprio le domande.

Questo accade soprattutto in Comuni con grande richiesta abitativa come per esempio Firenze. Ci sono però delle eccezioni: Pisa, Livorno e Lucca, per esempio. In queste città i fondi statali sono spesi quasi tutti. Il motivo, secondo la Regione e i sindacati è che vengono utlizzati criteri di assegnazione più elastici. Palazzo vecchio resta invece molto rigido: dei fondi statali ricevuti, nel triennio 2015-18, ben l’80% sono fermi. Ovvero 1,5 milioni, su 1,8 non spesi.

La soluzione, secondo i sindacati, sta nel dirottare i soldi sul contributo affitto. Cioè dare quei fondi via via alle famiglie in difficoltà nel pagamento dell’affitto, e non tutto alla fine quando ormai lo sfratto è esecutivo.

Il commento dell’assessore al welfare Sara Funaro.

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