Lun 23 Dic 2024
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ToscanaPoliticaToscana , Lega 'indignata' per accuse Fi a Ceccardi dopo ballottaggi"

Toscana , Lega ‘indignata’ per accuse Fi a Ceccardi dopo ballottaggi”

Lo affermano i consiglieri regionali della Lega Elisa Montemagni (capogruppo), Luciana Bartolini e Marco Casucci replicando al coordinatore toscano di Fi Stefano Mugnai intervenuto ieri dopo l’esito delle amministrative in Toscana.

“Siamo rimasti piuttosto perplessi ed indignati dalle ripetute e gratuite accuse dell’onorevole Stefano Mugnai di Forza Italia che non perde occasione per attaccare frontalmente Susanna Ceccardi, nostra coordinatrice toscana e parlamentare europea”. Lo affermano i consiglieri regionali della Lega Elisa Montemagni (capogruppo), Luciana Bartolini e Marco Casucci replicando al coordinatore toscano di Fi Stefano Mugnai intervenuto ieri dopo l’esito delle amministrative in Toscana.
“All’esponente forzista ricordiamo che il nostro partito ha visto eleggere ben 135 nuovi consiglieri comunali – sottolineano in una nota -, mentre per decenza non menzioniamo i numeri fatti registrare, complessivamente, dal partito berlusconiano”.

Per gli esponenti leghisti, “prima di gettare, ingiustamente, la croce addosso a qualcuno è doveroso fare un serio ed approfondito esame di coscienza, ricordando, ad esempio, le ripetute, interminabili e poco costruttive riunioni (le lungaggini non sono certo da ascriversi a noi) tenutesi a Firenze per decidere i candidati sindaco del capoluogo regionale, di Prato e Livorno”. Inoltre, osservano ancora, “la matematica non è, anche in politica, un’opinione e dati alla mano, anche in Toscana, ribadiamo come la Lega si confermi di gran lunga la forza trainante e di riferimento di tutto il centrodestra”.

“Dall’onorevole Mugnai – concludono i rappresentanti del Carroccio – vorremmo sapere se le sue recenti esternazioni anti-Lega siano dovute ad una certa fibrillazione in merito alle regionali del 2020; stia tranquillo, poichĂ©, come ha piĂą volte ribadito la stessa Susanna Ceccardi, lei non si autocandiderĂ , a meno che non si trovi un’unitĂ  d’intenti fra gli alleati ed i nostri militanti”.