In 20mila, secondo gli organizzatori, hanno sfilato a Lucca per il Toscana Pride 2024. “Oggi a Lucca eravamo 20mila. La marea arcobaleno che ha invaso la città è la risposta migliore che potessimo dare a chi ha seminato odio contro di noi in tutti questi mesi”, si legge in una nota.
Tra performance di artisti, marching band e musica dai carri, il festoso corteo ‘arcobaleno’ è partito da piazzale Risorgimento per raggiungere piazzale San Donato dove si sono tenuti gli interventi di chiusura della manifestazione. A sfilare anche gonfaloni dei Comuni e bandiere di partiti e associazioni.
“L’organizzazione della manifestazione è stata un percorso in salita, oggi possiamo tirare il fiato, orgogliosi di ciò che abbiamo realizzato – sottolineano gli organizzatori – abbiamo scritto una pagina di storia di questa città e abbiamo portato il Pride dove c’era bisogno di Pride, in una città dove è ancora molto difficile vivere alla luce del sole il proprio orientamento e la propria identità senza subire conseguenze”.
“Vogliamo dedicare questo Pride a tutte le persone Lgbtqia+ che vivono qui e che hanno attraversato a testa alta le strade della loro città – si legge ancora – Vogliamo dedicarlo a chi ogni giorno mette in conto di prendere botte ed insulti e nonostante questo, non rinuncia a tenere la persona che ama per mano. Vogliamo dedicarlo a chi lotta per decidere sui propri corpi e non soccombere al ricatto di conformarsi. Lo dedichiamo anche ai minori del Careggi, alle loro famiglie, perché hanno tenuto duro, non si sono arrese quando le loro vite sono state date in pasto alla gogna social. E ai figli delle famiglie omogenitoriali, alle mamme e ai papà arcobaleno che lottano per poter essere genitori a tutti gli effetti, anche per lo Stato”.
E ancora, “lo dedichiamo alle persone razzializzate e migranti, alle persone con disabilità che hanno sfilato insieme a noi, a tutte le persone marginalizzate, precarie, rimaste senza una casa o un lavoro. Infine, da qui, da Lucca, vorremmo che arrivasse fino a Gaza e al popolo palestinese e a tutte le vittime di guerre coloniali, il nostro grido di rabbia, la nostra denuncia che chiede giustizia ma anche il nostro abbraccio di cura”. “E a chi ci perseguita – concludono gli organizzatori -, al Governo Meloni e ai politici omolesbobitransfobici che sulla nostra pelle costruiscono il loro consenso noi diciamo: non ci avrete mai perché non era previsto che sopravvivessimo e, invece, siamo qui, da Stonewall ad oggi, indomiti e fieri”.
“Sono qui, insieme alla comunità arcobaleno, per ribadire che la Toscana è e sarà sempre una terra di diritti, inclusione e rispetto per tutti. La Regione c’è”. Così il presidente della Regione Toscana che oggi ha partecipato al Toscana Pride a Lucca. Alla manifestazione, aggiunge Giani in una nota, “anche tanti sindaci e amministratori: una presenza importante, perché la libertà di orientamento sessuale è una grande questione della democrazia e della civiltà nel nostro Paese e la Toscana, in occasione del Pride, con questa presenza forte ribadisce il suo impegno per l’affermazione dei diritti e il rispetto di tutte e di tutti: un messaggio semplice ma forte, per chiedere una società aperta, senza pregiudizi e discriminazioni”. Da anni la Regione aderisce ufficialmente al Toscana Pride e sfila orgogliosamente con la comunità Lgbtqia+ per chiedere reale uguaglianza.