Toscana, nasce Delivery responsabile, il marchio etico per chi tutela i diritti dei rider. Al via anche una campagna di comunicazione realizzata in collaborazione con Anci Toscana.
Delivery responsabile renderà riconoscibili imprese di food delivery e ordini che tutelano diritti, salute e sicurezza dei ciclo fattorini. Questo è uno dei pilastri del protocollo sottoscritto con aziende e sindacati alcuni mesi fa.
Il nuovo marchio etico lo avranno le imprese che hanno scelto di aderire al Protocollo sottoscritto insieme a Regione Toscana, Cgil, Cisl, Uil, e Comitato regionale consumatori
Per Simone Gheri, direttore Anci Toscana, “La tutela della dignità del lavoro dei riders è una priorità anche per i Comuni. È inaccettabile che nelle nostre strade ogni giorno viaggino centinaia di lavoratori che spesso non vedono riconosciuti pienamente i loro diritti. Non possiamo aspettare che si verifichino tragici incidenti per occuparsi di questo tema. La campagna per il Marchio Etico è importante, perché anche i consumatori possano essere consapevoli e scegliere piattaforme che applicano pienamente i contratti e salvaguardino la sicurezza”. utenti.
Il protocollo
Il protocollo rappresenta un’intesa complessiva e organica per la tutela effettiva dei diritti dei rider, con l’obiettivo di tendere al loro riconoscimento come lavoratrici e lavoratori subordinati, inquadrati dentro un contratto collettivo nazionale sottoscritto dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative.
Nel protocollo oltre al tema dell’applicazione contrattuale si definiscono indirizzi fondamentali per la tutela del lavoro dei rider per quanto riguarda informazione e formazione, salute e sicurezza sul lavoro, dignità di lavoratrici e lavoratori, divieto di ranking reputazionale e modalità di assegnazione dei turni eque e trasparenti, igiene e sicurezza alimentare, regolamentazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro e contrasto dell’intermediazione illecita.
Un elemento innovativo del Delivery responsabile è il marchio etico, contrassegno che garantisce l’eticità dell’intero ciclo di lavoro ed il rispetto dei principi stabiliti dal protocollo che è stato presentato, insieme alla relativa campagna di comunicazione realizzata in collaborazione con Anci Toscana.
Questa campagna vuole anche promuovere la scelta consapevole di consumatrici e consumatori anche grazie alla partecipazione delle associazioni dei consumatori che hanno aderito al protocollo tramite il Comitato regionale consumatori utenti.
Le dichiarazioni di Giani
“Il marchio etico che abbiamo voluto e che stamani presentiamo – ha affermato il presidente della Regione Eugenio Giani – è un elemento di garanzia per la cittadinanza, per coloro che si servono dell’opportunità del servizio di cibo a domicilio. Segnala che vi sono imprese che trattano i rider con il dovuto rispetto dei diritti dei lavoratori e accresce la fiducia verso quel servizio offerto da chi ha firmato il protocollo sottoscritto un anno fa”.
“È un fatto molto importante -continua- perché oggi noi troviamo nella figura del rider un elemento di evoluzione del modo in cui ciascuno di noi vive un servizio come quello del cibo a domicilio ma contemporaneamente si avverte il disagio perché spesso i rider sono al centro di situazioni nelle quali c’è sfruttamento del lavoro, ci sono condizioni di grande pericolosità e si stress”.
“Quindi .conclude Giani- il marchio etico diventa un simbolo di una società civile che vuole che il rider sia un lavoratore che ha tutti diritti e tutte le condizioni per poter svolgere in serenità il proprio lavoro”.