Nascerà una piattaforma logistica digitale per sviluppo export delle imprese.
Molteni, Kedrion ed Eli Lilly Italia, col supporto di Gsk Vaccines, hanno dato vita alla prima rete di imprese farmaceutiche in Toscana con un contratto presentato oggi a Firenze. La rete porterà alla realizzazione di un hub regionale digitale e automatizzato per logistica e distribuzione di prodotti finiti e materiali di confezionamento in ambito farmaceutico e biomedicale, accrescendo la capacità di internazionalizzazione e di export delle imprese, lo sviluppo dell’indotto e dell’occupazione.
La rete Toscana Pharma Valley, hanno spiegato i suoi promotori, nasce per ottimizzare la gestione dei servizi logistici, con attività di ricerca, sviluppo sperimentale, innovazione, formazione, insieme al sistema accademico e della ricerca, e a soggetti come Fondazione Toscana Life Sciences nel ruolo di facilitatori e aggregatori di sistema. Il settore delle Life Sciences in Toscana conta oltre 400 imprese attive: è il terzo polo nazionale del settore, con un valore complessivo della produzione pari a circa 6 miliardi di euro, il 12% del totale nazionale. di cui il 63% destinato all’export. Il settore occupa circa 11 mila unità (oltre 16.000 con l’indotto).
L’hub sorgerà nell’interporto Vespucci a Guasticce, nel comune di Collesalvetti (Livorno), e servirà da magazzino unico (in ingresso per le materie prime, in uscita per i prodotti farmaceutici). La struttura avrà una capacità di immagazzinamento in 38 mila posti pallet iniziali, una superficie di 125.000 metri quadrati, di cui 21.000 di magazzini e 6.000 di uffici. Per realizzarla servirà un anno e mezzo di lavori. Entro fine 2019 verrà realizzata l’infrastruttura di base, mentre si conta di ultimare la piattaforma entro settembre 2020. L’investimento necessario sarà di 60-80 milioni di euro: il risparmio annuo rispetto alla situazione attuale è stimato in 60 milioni di euro. Il 70% delle scorte riguarderà le materie prime e il confezionamento, il 30% i prodotti finiti. Saranno smistati 52 mila pallet l’anno, con l’80% dedicato all’export e il 20% al mercato interno. Si stima che dall’aeroporto di Pisa partirà il 23% delle merci. Secondo i calcoli dei promotori, l’hub darà lavoro a 150-200 addetti.
La farmaceutica “è un settore importantissimo, dove c’è tecnologia, innovazione, ricerca”, ed è dunque un settore “determinante per la regione e la nazione”. Lo ha detto Luigi Salvadori, presidente di Confindustria Firenze. “La partnership del sistema Confindustria con Retimpresa – ha aggiunto – per noi è stata fondamentale perché abbiamo saputo rispondere alle esigenze supportando gli associati in termini di conoscenza e competenza proprio nella realizzazione del contratto di rete”.
Soddisfazione è stata espressa dalle imprese firmatarie del contratto: Danilo Medica, Italy Country Manager di Kedrion Biopharma, parla di “progetto vincente” sia “per le industrie che vi partecipano, che saranno più competitive, sia per il territorio della Regione Toscana, che diverrà più attrattivo”, mentre per Huzur Devletsah, upcoming president and General Manager Eli Lilly Italy Hub, “crediamo molto in questo accordo, che valorizza l’interazione fra pubblico e privato”, e Giuseppe Seghi Recli, amministratore delegato di Molteni, vede soluzioni “per la competitività e la crescita sostenibile di un ecosistema territoriale industriale aperto alle sfide della globalizzazione”.
Il contratto di rete per la Toscana Pharma Valley è “un atto di politica industriale molto importante, che nasce da un confronto fra privati, le imprese farmaceutiche della Toscana, e la Regione Toscana in modo particolare”. Lo ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana. “I nostri prodotti finiscono a Milano o a Roma, e noi – ha aggiunto – adesso pensiamo che possono andare in un magazzino che si costruirà invece a Livorno, vicino al porto, e poi anche all’aeroporto di Pisa, e questa operazione consentirà risparmi notevoli alle imprese. Daremo un contributo anche come regione per realizzare questo intervento, che poi fungerà anche da attrazione, cioè consentirà a chi volesse venire ad investire in Toscana, di sapere che in Toscana c’è un’organizzazione logistica predisposta per trattare un prodotto così delicato. Si creerà occupazione per almeno 150 addetti, e fornirà alla Toscana un vantaggio competitivo nel settore farmaceutico”.