Una modifica alla normativa toscana in materia di contratti pubblici con l’obiettivo di valorizzare lavoro e aziende ed evitare che una gara trasformi in una corsa al ribasso.
E’ quanto licenziato oggi a maggioranza dalla commissione affari istituzionali del Consiglio regionale della Toscana, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd). Il testo, spiega una nota, che ora passa all’esame dell’aula per la definitiva approvazione, nasce dall’unione, operata in commissione, tra una proposta legge che vede come primo firmatario il capogruppo Pd Leonardo Marras, e una della Giunta regionale. Il provvedimento prevede, tra l’altro, che per gli appalti di importo superiore a 2milioni di euro venga introdotto il documento unico di regolarità contributiva e congruità dell’incidenza della manodopera (Durc). A tutela della stabilità occupazionale, si inserisce la clausola nel contratto di appalto che obbliga l’appaltatore a fornire informazioni dettagliate sul proprio personale dipendente.
Sono introdotti criteri premianti per la valutazione dell’offerta, tra questi la sostenibilità ambientale, misure di agevolazione per la partecipazione delle micro e piccole imprese, e per l’inserimento di lavoratori con disabilità, o con oltre ventiquattro mesi di anzianità di disoccupazione o in cassa integrazione. Il testo cerca poi di incoraggiare la suddivisione in lotti degli appalti di forniture e servizi, al fine di favorire la partecipazione di micro, piccole e medie imprese. Nel corso della votazione in commissione sono stati approvati tre emendamenti, a firma Marras, con i quali si introducono, tra l’altro, principi per l’esecuzione degli appalti e concessioni, promuovendo la stabilità occupazionale, l’uniformità dei trattamenti contrattuali e il mantenimento dei diritti acquisiti dai lavoratori.