Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, a margine di una comunicazione all’Aula, dopo che ieri ha partecipato, a Roma, a una Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative, dedicata al tema
“Con la mia comunicazione odierna è partito un iter forte che porterà anche la Toscana ad ottenere poteri nuovi, in virtù dell’articolo 116 della Costituzione, grazie a un’autonomia differenziata. L’iter dovrà culminare con una legge che autorizzi la Giunta regionale a firmare un’intesa con il Governo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, a margine di una comunicazione all’Aula, dopo che ieri ha partecipato, a Roma, a una Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative, dedicata al tema. Giani ha spiegato che “nella prossima conferenza dei capigruppo del Consiglio, in programma venerdì, abbiamo invitato il governatore Rossi per concertare come procedere con tale richiesta al Governo”. Giani ha ricordato che in quest’ottica Lombardia e Veneto hanno svolto un referendum lo scorso ottobre. “A queste si è accodata l’Emilia Romagna – ha osservato ancora -, e il 28 febbraio è stata firmata un’intesa con il sottosegretario Bressa per procedere nell’iter che porterà queste Regioni ad avere riconosciuti dal Governo poteri in 30 materie aggiuntive”. Giani, spiegando che anche Liguria, Piemonte, Campania e Puglia si sono mosse in questa direzione, ha ricordato che “anche la Toscana ha approvato, all’unanimità, un’apposita risoluzione nel settembre scorso, a cui però non sono seguiti da parte della Giunta segnali di un avvio di procedimento”.