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Toscana: per Giani e Ceccardi 5 province a testa

Il presidente uscente del Consiglio regionale ha avuto in Firenze la sua roccaforte, con un dato del 57,42% su tutta l’area metropolitana. Ceccardi ha avuto il consenso percentuale più alto a Tresana (Massa Carrara) col 68,81% dei voti, a Fabbriche di Vergemoli (Lucca) col 68,64%, e a Villa Basilica (Lucca) col 66,11%.

Eugenio Giani vincente a Firenze, Livorno, Pisa, Prato e Siena, Susanna Ceccardi ad Arezzo, Grosseto, Lucca, Massa Carrara e Pistoia. Questo l’esito della sfida elettorale in Toscana fra il candidato del centrodestra e la candidata del centrosinistra, che si chiude con un pareggio per quanto riguarda il numero di province ‘conquistate’. La conta dei comuni è invece favorevole a Giani: 149 contro i 117 di Ceccardi.
Il presidente uscente del Consiglio regionale ha avuto in Firenze la sua roccaforte, con un dato del 57,42% su tutta l’area metropolitana: i picchi sono stati il 65,28% di Marradi, il 63,27% di San Casciano Val di Pesa, il 62,63% di Fiesole e Pontassieve, mentre nel capoluogo Giani ha ottenuto il 60,3%.
Ceccardi ha avuto il consenso percentuale più alto a Tresana (Massa Carrara) col 68,81% dei voti, a Fabbriche di Vergemoli (Lucca) col 68,64%, e a Villa Basilica (Lucca) col 66,11%.
Irene Galletti, candidata del Movimento 5 Stelle, raggiunge la doppia cifra a Collesalvetti (Livorno) con il 10,75% dei voti. Doppia cifra anche per Italia Viva, in accoppiata con +Europa, in una quindicina di comuni toscani: fra questi anche Rignano sull’Arno, paese d’origine del leader Matteo Renzi, dove Giani ha la meglio su Ceccardi. Quest’ultima è invece vittoriosa (col 45,59%) a Laterina Pergine Valdarno, luogo di nascita dell’ex ministro Maria Elena Boschi, e a Capalbio (col 48,27%), salotto estivo della sinistra.

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