Il tema della migrazione non va considerato un’emergenza. Per Ciuoffo c’è bisogno di una risposta politica
Rispondendo in Consiglio regionale ad un’interrogazione del consigliere regionale della Lega Marco Landi, che interrogava la Giunta sulla mancata adesione all’accordo con il Governo sull’immigrazione, l’assessore regionale dell’immigrazione Stefano Ciuoffo ha affermato: “Il decreto nazionale tratta come materia emergenziale il tema dei migranti, mentre è nostro convincimento che questa materia sia da troppi anni trattata come emergenza ma debba trovare risposta strutturale, di sistema a un problema che è parte delle scelte politiche di orientamento e gestione dei flussi da anni. Non può più essere trattata come emergenza”.
Appare assolutamente insoddisfacente, continua Ciuoffo, “il mero riferimento al coordinamento delle attività svolte per l’ampliamento della capacità del sistema di accoglienza tra le attività del commissario delegato. Il loro mancato potenziamento costituisce il limite fondamentale di un sistema nazionale predisposto ai soli interventi emergenziali e di prima accoglienza a fronte di un’inadeguata disponibilità di strutture e percorsi di accoglienza e integrazione”.
Gli aspetti negativi di una gestione emergenziale del genere, sempre secondo Ciuoffo, sono evidenti. “Ai problemi strutturali, risulta limitante, infatti, il fatto che i soggetti di cui il commissario delegato si può avvalere siano rappresentati solo dai Prefetti dei capoluoghi di Regione, si aggiungono anche quelli finanziari. Il solo stanziamento di 5 milioni di euro risulta largamente insufficiente per provvedere al raggiungimento degli obiettivi dell’Ordinanza”.
“L’eccezionale incremento dei flussi di migranti in ingresso, inoltre, si tradurrà in un incremento delle domande di protezione internazionale, determinando un allungamento dei tempi di soggiorno dei richiedenti asilo che metterà in difficoltà gli enti locali, con forti probabilità di aumento di contenziosi”, chiude l’assessore.
Lo posizione progressista dell’assessore Ciuoffo deve rispondere alla contestazione ben più pragmatista di Landi, il quale fa notare che la mancata adesione della Giunta Comunale di Firenze all’accordo con il Governo costringerà la Regione Toscana a privarsi di importanti risorse finanziarie, destinate alla coordinazione politica e all’accoglienza dei migranti.