“Garantiamo una quota dal 3 fino all’8% degli appalti al mondo della cooperazione sociale, assicuriamo la valorizzazione del progetto di inserimento sociale nei punteggi nelle gare e riconosciamo un ruolo importante alla Consulta per la cooperazione sociale”.
Sono questi, per l’assessore regionale alla sanità, Stefania Saccardi, i punti principali della nuova legge regionale che disciplina i rapporti delle cooperative sociali con gli enti pubblici, per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, presentata stamani in un incontro a palazzo del Pegaso.
“La nuova legge – ha aggiunto Saccardi – è di iniziativa della Giunta, il Consiglio l’ha fatta propria e ha svolto un ottimo lavoro, del quale siamo molto contenti”. Sulla stessa linea il presidente della commissione sanità Stefano Scaramelli (Pd): “Siamo orgogliosi perché la Toscana ha raggiunto un obiettivo di importante innovazione legislativa con norme prescrititve e vincolanti”.
“Il principio cardine – ha spiegato- è che il lavoro qualifica la dignità della persona. In Toscana persone con difficoltà trovano ora, attraverso la cooperazione sociale, opportunità di lavoro e di crescita personale”.
All’incontro sono intervenuti anche Marco Paolicchi, responsabile delle coop sociali di Legacoop, Alberto Grilli, di Confcooperative, e Federico Pericoli dell’Associazione generale cooperative italiane (Agci) che hanno sottolineato “un importante risultato per il nostro mondo. Oggi possiamo vivere questo come un momento di realizzazione del welfare come dovrebbe essere sempre sviluppato. Un welfare fatto di inclusione, non assistenziale”.