Gio 26 Dic 2024
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ToscanaDirittiToscana Pride, presente anche La Normale di Pisa

Toscana Pride, presente anche La Normale di Pisa

Ci sarĂ  anche La Normale di Pisa al Firenze Pride del prossimo 8 luglio: la sensibilizzazione dei diritti rivendicati dai gruppi Lgbtqa potrĂ  contare sull’istituzione universitaria

La Scuola Normale Superiore di Pisa ha aderito all’appello promosso dalle associazioni e dai gruppi organizzati regionali Lgbtiqa, si spiega in una nota dell’Ateneo, per sensibilizzare le istituzioni del territorio sulla necessitĂ  di “garantire la paritĂ  di diritti, la tutela e l’autodeterminazione dei singoli e delle singole, il riconoscimento di tutti i legami affettivi e genitoriali, la laicitĂ  delle istituzioni e l’educazione alle differenze”.

In occasione della giornata mondiale dell’orgoglio delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender indetta per il giorno di domani, sarĂ  affissa sulla facciata del Palazzo della Carovana, in piazza dei Cavalieri a Pisa, la bandiera Lgbtiqa.

La Normale parteciperĂ , quindi, al festival dell’8 luglio con le sue rappresentanze istituzionali, in particolare con la presidente del Comitato unico di garanzia Manuela Caiani. Con l’adesione, si spiega, la Scuola universitaria ribadisce la volontĂ  di essere a fianco della comunitĂ  Lgbtiqa, “condividendone i valori e le rivendicazioni”.

“Il riconoscimento e la promozione di valori quali il rispetto della dignitĂ  umana, il rifiuto di ogni ingiusta discriminazione, il rispetto delle diversitĂ  individuali e culturali, il pieno riconoscimento dei diritti e delle libertĂ  fondamentali fanno parte dei valori fondanti la nostra istituzione” ha dichiarato il direttore della Normale Luigi Ambrosio.

Inoltre, il direttore sottolinea quanto la partecipazione al prossimo Firenze Pride sia complementare alla campagna che “l’istituzione universitaria ha portato avanti negli ultimi anni al fine di sensibilizzare le giovani leve circa la violenza di genere, con l’obiettivo di eliminare possibili situazioni di disagio per coloro, ad esempio, che intendono modificare nome e identitĂ  nell’espressione della propria autodeterminazione di genere”.