I sindacati hanno detto di non ritenere corretti i licenziamenti. La Regione, condividendo le preoccupazioni sindacali, ha invitato la Lgt-Igea a ritirare i licenziamenti.
Le vicende della ditta Lct-Igea, che lavora in appalto per il Corriere Cecchi di Prato e che nei giorni scorsi ha aperto una procedura di licenziamento per 22 dipendenti, sono state al centro di due incontri nella sede della presidenza della Giunta regionale con il consigliere per il lavoro della presidenza, Gianfranco Simoncini, ha visto prima le organizzazioni sindacali della Lct-Igea e poi, insieme ai sindacati, i rappresentanti del Corriere Cecchi. I sindacati hanno detto di non ritenere corretti i licenziamenti e neppure la procedura seguita perchè “contrasta con un’altra procedura attivata dalla società capofila Alma Logistica, a cui fa capo la Lct-Igea” che prevede, spiega una nota della Regione – l’affitto di ramo di azienda per tutti i dipendenti della Lct-Igea, quindi anche per coloro a cui è arrivata la lettera di licenziamento. Tanto più che, sempe secondo i sindacati, la magistratura ha aperto un procedimento nei confronti del gruppo Alma con le conseguenti preoccupazioni anche in relazione alla conclusione dell’affitto del ramo di azienda. Simoncini, condividendo le preoccupazioni sindacali anche sul piano della legittimità giuridica della procedura, ha invitato la Lgt-Igea a ritirare i licenziamenti. La richiesta sarà riproposta in occasione dal tavolo di procedura amministrativa, presso la sede pratese di Arti, Agenzia regionale toscana per l’impiego, previsto per i prossimi giorni. I rappresentanti del gruppo Cecchi, successivamente, hanno manifestato alla Regione la volontà di acquisire le indispensabili informazioni sull’intera vicenda sottolineando la volontà, in ogni caso, di proseguire nel rispetto dei principi di legalità e dei diritti dei lavoratori che da sempre contraddistingue tale società.