Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta toscana nel corso dell’ultima seduta, che per il 2018 destina 33.667.928 euro alle aziende sanitarie e a quelle ospedaliero-universitarie.
In Toscana, come nel resto d’Italia, spiega una nota, il 30% della spesa farmaceutica è rappresentato dai farmaci oncologici e tale impatto è destinato a crescere nel tempo. L’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha individuato farmaci oncologici che abbiano dimostrato un provato valore di innovatività, e istituito uno specifico fondo nazionale di 500 milioni di euro.
All’interno di questo fondo, la somma destinata alle aziende toscane è, appunto, di oltre 33 milioni. Le aziende sanitarie dovranno quindi implementare gli strumenti di monitoraggio appropriati e attivare momenti di confronto con i clinici prescrittori, in modo da facilitare la tempestiva penetrazione dei farmaci biosimilari, non appena disponibili, e dismettere progressivamente quei farmaci oncologici che non diano prova di un analogo livello di innovatività.