Sab 28 Dic 2024
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Toscana Rfi: 1 miliardo di euro per realizzare il tunnel dell’alta velocità. Nardella: “Finalmente un passo concreto in avanti”

Firenze, la Rete Ferroviaria Italiana (Rfi, gruppo Fs Italiane) ha concesso oltre 1 miliardo di euro per la realizzazione del tunnel passante e della stazione Tav a Firenze.

L’opera, che Rfi ha aggiudicato al consorzio con capofila Impresa Pizzarotti & C. e come impresa consorziata Saipem, passerà sotto la città e serve per separare i flussi dei treni ad Alta Velocità da quelli dei treni regionali.

Il passante della nuova linea Alta Velocità/Alta Capacità si sviluppa per circa 7 chilometri in sotterranea con due gallerie parallele a circa 20 metri di profondità e rispettivi tratti terminali in superficie tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi a nord, e nei pressi della stazione di Firenze Campo di Marte a sud.

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella: “Finalmente un passo concreto in avanti per il progetto Alta velocità grazie al successo della gara di Rfi, che rappresenta una svolta decisiva per realizzare un’infrastruttura fondamentale per Firenze e l’area metropolitana fiorentina”.

Il comunicato della Rete Ferroviaria Italiana

Lo scavo delle gallerie, spiega un comunicato della Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), avverrà con tecniche di tipo meccanizzato tramite l’utilizzo di una fresa ‘tunnel boring machine’.

Lungo il tracciato sotterraneo verrà realizzata la nuova stazione Firenze Belfiore, progettata dallo studio di architettura Foster e dalla società di ingegneria Ove Arup and partner.

La stazione coi treni Av sarà interconnessa con la stazione di Santa Maria Novella con nuovo people-mover, linea 2 del tram già in esercizio e una nuova fermata ferroviaria di superficie in via Circondaria.

Come ricorda la stessa nota, in questi mesi sono proseguite le attività di revamping della fresa presso il cantiere di Campo Marte e dall’1 agosto hanno preso avvio le attività propedeutiche allo smontaggio della macchina.

Attività che proseguiranno fino a marzo accompagnate da quelle di revisione, sostituzione componentistica e riassemblaggio. Entro la fine di marzo, completate tutte le operazioni e i test preliminari, la macchina potrà essere messa in funzione.