Un piano della Toscana per lo smaltimento dei rifiuti attraverso un percorso partecipativo con i cittadini, che sono invitati a dire la loro. La pagina sul sito della Regione. Fino all’adozione del piano sarĂ inoltre sempre possibile inviare il proprio contributo, per e-mail, all’indirizzo di posta [email protected].
Al via il percorso partecipativo sul nuovo piano regionale dell’economia circolare e delle bonifiche, che, spiega una nota della Regione Toscana, “intende trasformare uno dei maggiori problemi della societĂ di oggi, quale la gestione dei rifiuti, in un volano di crescita compatibile con l’ambiente”.
Sulla pagina un form, cioè un modulo digitale, rimarrĂ aperto per sessanta giorni, dal 9 marzo fino all’8 maggio 2022, e qualsiasi cittadino lo potrĂ compilare direttamente on line per inviare il proprio contributo. Saranno organizzati sul territorio in presenza, tra maggio e giugno, incontri dedicati ad ulteriori approfondimenti ed altre iniziative di partecipazione saranno previste per approfondire tecnologie particolarmente innovative eventualmente proposte nell’ambito dell’avviso pubblico che la Regione ha pubblicato per realizzare impianti di riciclo e recupero.
Tutto il percorso partecipativo, si ricorda, è rivolto per legge a “chiunque vi abbia interesse”: quindi non solo i cittadini residenti in Toscana ma chiunque sia interessato, per qualsiasi motivo, alla formazione dei contenuti, anche se non residente. Tutti potranno dunque dire la loro e sarĂ la garante toscana, l’avvocato Francesca De Sanctis, a raccogliere e sintetizzare nel proprio rapporto tutti i contributi pervenuti. A quel punto, come previsto dalla legge 65 del 2014, sulle singole proposte l’amministrazione regionale si dovrĂ obbligatoriamente pronunciare in modo espresso e adeguatamente motivato. Terminata questa prima fase di confronto e raccolta di contributi, la proposta di piano tornerĂ in Consiglio regionale per la sua adozione, probabilmente a luglio, e successivamente per la definitiva approvazione.
“La transizione ecologica è realizzabile solo attraverso la capacitĂ di articolare un confronto con e nel territorio – commenta l’assessora all’ambiente della Toscana, Monia Monni -, anche perchĂ© richiede un forte radicamento culturale, in quanto determina un complessivo ri-orientamento del tradizionale concetto di sviluppo verso la sostenibilitĂ ”. “Per questo – prosegue – il nuovo piano dell’economia circolare punta con decisione ad un’importante percorso partecipativo che metterĂ la Giunta nella condizione di proporre un testo articolato al Consiglio regionale, confrontandosi sulle molte istanze che verranno avanzate dai cittadini, dalle istituzioni e dai diversi stakeholder”.